Serie A

Il coraggio, la carriera e gli errori: gli insegnamenti di Orsato a Sulmona

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Daniele Orsato, ex arbitro internazionale, ha tenuto un incontro con gli studenti del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Sulmona (AQ), dove ha condiviso la storia della sua vita, enfatizzando la “centralità dei valori e dell’etica sportiva nel percorso di formazione giovanile”.

Fin da piccolo, Orsato aveva il sogno di diventare un elettricista: “Giravo per casa con un cacciavite per capire come si accendeva la luce. Volevo fare l’elettricista e ogni tanto facevo saltare per aria tutto in casa”. Ha condiviso con gli studenti le sue esperienze di vita, ammettendo di aver commesso errori, ma di aver sempre mantenuto un dialogo aperto con i suoi genitori senza mentire e incarnando i valori di coraggio e rispetto che gli sono stati insegnati. Il coraggio di prendersi le responsabilità e non trovare scuse: “Chi vince festeggia, chi perde trova scuse” ha ripetuto più volte nel corso dell’incontro. Questi principi lo hanno aiutato ad affrontare non solo le sfide della vita, ma anche quelle sui campi da calcio.

Il messaggio contro il bullismo di Orsato a Sulmona

Durante l’incontro, ha trasmesso un messaggio contro il bullismo, sottolineando come il silenzio sia il vero alleato di questo fenomeno. Quando frequentava la scuola non si parlava di bullismo, ma c’era e si affrontava parlando con amici e famigliari a differenza di oggi, dove i social media sembrano aver preso il sopravvento sulla comunicazione reale. Ha sottolineato l’importanza della comunicazione nei rapporti quotidiani nella vita e di come la qualità del tempo che si trascorre in famiglia sia di gran lunga superiore se alla base c’è una comunicazione vera, rispettosa e sincera.

La chiamata di Collina

Ha raccontato di come dopo essersi iscritto al corso per arbitri, avesse detto a suo fratello che in 16 anni sarebbe arrivato ad arbitrare in Serie A. E così è stato: il 4 luglio 2006, mentre lavorava ancora come elettricista, ricevette la chiamata da Pierluigi Collina che annunciava la sua promozione. Promosso in Serie A, a 31 anni, Orsato si è messo in gioco dovendo imparare l’inglese per arbitrare ad alti livelli. Gli insegnamenti della famiglia non si sono fermati all’adolescenza. Dopo il mondiale in Qatar confessa alla madre di voler smettere, di aver perso gli obiettivi e la motivazione. Grazie alle parole di sua madre ha messo nel mirino gli Europei come obiettivo, ricevendo un insegnamento di come si debba sempre trovare e cercare nuovi stimoli.

Orsato è diventato un esempio di come i valori e l’etica possano guidare una persona verso il successo, non solo professionale ma anche personale. Il suo racconto è stato d’ispirazione per i giovani, un promemoria dell’importanza di vivere secondo principi solidi e di affrontare le sfide con determinazione e integrità.




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