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Pellegrini vive un momento negativo, sente forse troppo il peso della fascia?

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LORENZO PELLEGRINI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Lorenzo Pellegrini, il capitano della Roma, sta attraversando un periodo pieno di difficoltà, sia in campo con la sua squadra, la Roma, che a livello internazionale con la maglia dell’Italia.

Le difficoltà di Pellegrini

Nella partita di giovedì sera il capitano della Roma ha lasciato la squadra in dieci per un brutto intervento sul risultato di 2-0 per gli azzurri. Questo evento segue una serie di prestazioni sottotono con la Roma, che hanno suscitato la delusione dei tifosi e hanno portato a fischi nei suoi confronti.

Il calo di Pellegrini può essere attribuito a diversi fattori: l’inaspettato esonero di Daniele De Rossi dalla guida tecnica della Roma ha avuto un impatto significativo sull’ambiente Roma, creando tensioni tra i giocatori e i tifosi. Secondo, non per importanza, la sua esclusione nella riunione che ha portato alla scelta dell’esonero. Questo ha dato l’impressione di essere un capitano delegittimato, creando ulteriori pensieri al numero sette. Sostanzialmente i tifosi contestano a Pellegrini, in quanto capitano, la responsabilità di un esonero di cui non ha colpe anzi ha anche preso pubblicamente le difese dell’ex allenatore in conferenza stampa.

L’arrivo di Ivan Juric come allenatore non ha ancora prodotto il cambiamento sperato, e Pellegrini non è riuscito a ritrovare la forma che lo ha contraddistinto in passato. Lo scorso anno nelle prime dieci partite con De Rossi in panchina fece registrare tante buone prestazioni, condite da cinque gol e tre assist. Le recenti prestazioni chiedono una riflessione più ampia.

Il peso della fascia

La fascia da capitano della Roma è qualcosa che scotta, è qualcosa che pesa. Quando i risultati arrivano è qualcosa di magnifico e appagante, ma quando le cose vanno male i tifosi tendono a prendere di mira proprio colui che porta al braccio quella fascia. Anche due bandiere come Totti e De Rossi sono state prese di mira quando le cose non giravano. Riservato lontano dai campi di gioco, in campo e davanti alle telecamere, invece, ci ha sempre messo la faccia, comportandosi da capitano con la C maiuscola, Lorenzo. Il fatto di dover essere sempre all’altezza o essere sempre il capro espiatorio è qualcosa che alla lunga logora. Forse senza le responsabilità che derivano dalla fascia, Pellegrini, più libero mentalmente, può tornare ad esprimersi a livelli importanti. Può tornare ad essere quel calciatore che aveva fatto dire a Mourinho “Se avessi tre Pellegrini li farei giocare tutti e tre”.

 

 




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