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Serie A

Como: infortuni e numeri di questa crisi frustrante

La situazione del Como dopo una serie di risultati negativi

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Il Como di Fabregas sta attraversando una situazione complicata, nella quale mancano risultati positivi sul campo. L’ultima vittoria risale al 29 settembre, in casa contro il Verona. Nelle ultime 5 partite, i lariani hanno raccolto solo un punto, nella partita interna contro il Parma. Fino alla gara contro il Torino le prestazioni non sono mancate, ma nell’ultimo match contro l’Empoli si sono intraviste gravi difficoltà, sopratutto a causa della mancanza di alcune pedine fondamentali.

Le ultime settimane del Como

L’unico punto conquistato nelle ultime 5 andrebbe contestualizzato, perché tra gli avversari affrontati in questo filotto troviamo Napoli e Lazio (abituate a navigare nella parte alta di classifica), poi Parma, Torino ed Empoli, che sono squadre con margini di miglioramento da non sottovalutare. La gara più deludente è sicuramente quella contro i granata, poiché quest’ultimi vivono una situazione anche peggiore rispetto al Como (6 partite perse nelle ultime 7, l’unica vittoria appunto contro Fabregas). Mister Vanoli però ha dovuto affrontare avversari maggiormente scomodi come Inter, Roma, Fiorentina (a cui vanno aggiunti Empoli, Lazio e Cagliari). Un altro tema da puntualizzare riguarda le prestazioni: il Como gioca un ottimo calcio, ma fatica spesso a capitalizzare le occasioni, andando incontro anche ad episodi piuttosto sfortunati.

I numeri della crisi del Como

Dopo 11 giornate, i lariani hanno la seconda peggior difesa del campionato (22 gol subiti, due in più del Verona). Da agosto, non si registra nemmeno un clean sheet: è l’unica squadra di Serie A ad aver subito gol in tutte le partite. Se stringiamo all’ultimo periodo, quindi tra la 7a e l’11a giornata, i numeri sono preoccupanti: 11 gol presi in 5 partite, mentre sono solo 3 quelli segnati. Le big chance mancate fanno capire come il Como riesca ad arrivare con qualità nell’area di rigore avversaria, senza però avere la cattiveria giusta: mediamente la squadra di Fabregas spreca 1.2 big chance a partita. Fa rabbrividire ancor di più se paragonato alla media di big chance create: 1.5 per partita. Questo vuol dire che il Como spreca, mediamente, l’80% delle occasioni nitide create.

Tutti questi sono dati che fanno capire come il Como abbia costruito delle buone fondamenta, su cui va edificata una casa maggiormente solida. La filosofia di Fabregas regala un buon spettacolo ai propri tifosi, e permette alla sua squadra di mettere in difficoltà la maggior parte degli avversari. Allo stesso tempo bisogna migliorare degli accorgimenti difensivi. I gol subiti sono troppi e in Italia sappiamo come la retroguardia svolga un lavoro fondamentale nel corso del campionato. In generale serve più fame, cattiveria e concretezza nei contrasti e sotto porta. Queste sono dinamiche che permettono di prevalere sull’avversario, a prescindere dalla sua forza.

La situazione infortuni dei biancoblù

Quest’oggi il tecnico spagnolo ha fatto il punto della situazione sugli infortuni. Nella conferenza stampa alla vigilia della trasferta contro il Genoa ha sottolineato come “Maxi (Perrone) è la mia testa dentro al campo, gestisce e comunica in maniera perfetta con la squadra“. Il centrocampista argentino potrebbe rientrare solamente a gennaio. È opportuno precisare come, dietro al momentaccio del Como, ci sia proprio un problema di infortuni e assenze. Perrone, assieme a Sergi Roberto, giostravano la squadra in maniera sublime (l’abbiamo visto sopratutto a Bergamo). Cesc, a causa delle ulteriori assenze di Sergi (potrebbe rientrare col Monza), Van der Brempt (vicino al rientro), Mazzitelli (punta alla Fiorentina), Baselli (tornerà dopo la sosta) e Braunoder (squalifica), ha dovuto ridisegnare la formazione contro l’Empoli, vedendosi costretto ad adattare Kempf (difensore centrale) nel ruolo di mediano.

Ogni squadra deve tener conto dell’eventualità legata agli infortuni. Però nel caso del Como la situazione è stata piuttosto determinante. Su tutti Sergi Roberto e Perrone, che costituiscono il cervello di questa squadra, hanno un impatto piuttosto decisivo sul gioco di Fabregas.




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