Serie A
Kean-mania e prestazioni da Champions: tutto sul momento della Fiorentina
Da quando ha cambiato modulo, la Fiorentina di Palladino viaggia spedita verso le posizioni alte di classifica. Il rendimento della Viola è senza dubbio da Champions League: 19 punti in 7 partite, ovvero da quando Palladino è passato dal 3-5-2 al 4-2-3-1. Una scelta decisamente coraggiosa per un allenatore che a Monza, con il suo 3-4-2-1, aveva incantato mezza Serie A. A Firenze, c’è stata la definitiva conferma di trovarci di fronte ad un grande allenatore, capace di ritornare sui suoi passi e di studiare un nuovo sistema di gioco sulla base dei calciatori a disposizione. Così Firenze può sognare in grande. Scopriamo nel dettaglio i segreti della Fiorentina di Raffaele Palladino.
Un Kean finalmente sbocciato
Se Palladino e la sua Fiorentina ha ottenuto 6 successi consecutivi in campionato lo deve in gran parte a Moise Kean, vero e proprio trascinatore della Viola. L’attaccante italiano, che con la Nazionale ieri sera in occasione di Italia-Francia ha sfiorato il goal nel finale, è attualmente a quota 8 goal in campionato, specialmente grazie alla super tripletta dello scorso turno contro il Verona. Un giocatore totalmente rivitalizzato da quest’esperienza, a maggior ragione se pensiamo che nella passata stagione con la maglia della Juventus ha totalizzato 0 reti in stagione.
Complice l’assenza di Gudmundsson, Kean è stato nelle ultime settimane il principale faro offensivo della squadra. Di fatto, tutte le azioni offensive della Viola passavano dai suoi piedi, per poi essere concretizzate dall’ex Juve stesso. Non solo goal però: Kean lavora benissimo anche per i propri compagni, favorendo l’inserimento di questi ultimi grazie a giocate e passaggi di altissima qualità. Insomma, un giocatore ritrovato, che in un contesto in cui gli viene data fiducia, come nella stagione al Paris Saint Germain, può rivelarsi un attaccante estremamente prolifico. Del resto, era dai tempi di Dusan Vlahovic che a Firenze non si vedeva un attaccante così decisivo. La speranza per i tifosi e per la Nazionale, ovviamente, è che Moise Kean in Toscana sia sbocciato definitivamente e che abbia ancora modo di stupire con le sue giocate sopraffini.
La “nuova” difesa della Fiorentina di Palladino
La vera rivoluzione tattica del tecnico ex Monza riguarda la difesa. La difesa a 3 rappresentava ormai un marchio di fabbrica per Palladino, poi però qualcosa ad inizio campionato si è inceppato. Dalla sesta giornata, ovvero il derby toscano contro l’Empoli, si è verificato il passaggio alla difesa a quattro, che ha contribuito a portare la Fiorentina al terzo posto in classifica. I protagonisti assoluti del reparto difensivo sono ormai noti al pubblico fiorentino. La coppia centrale consolidata è formata da Ranieri e da una sorpresa: Pietro Comuzzo, classe ’05 che ha impressionato Palladino per le sue prestazioni. Il centrale friulano gioca con la leadership di un trentenne, tanto che Spalletti lo ha convocato in Nazionale per le sfide di Nations League contro Belgio e Francia.
A destra c’è Dodo, completamente rinato dopo la rottura del crociato che lo ha tenuto fuori dai campi per tutta la passata stagione. Il terzino brasiliano in questo inizio di campionato sembra un motorino, capace di farsi tutta la fascia dall’inizio alla fine. A sinistra invece c’è Robin Gosens, tornato in Serie A dopo l’esperienza all’Union Berlino. L’ex Atalanta, a differenza del ruolo che aveva con il Gasp, gioca terzino sinistro in una difesa a quattro. Pertanto, rispetto alle passate esperienze, ricopre maggiori compiti difensivi. Tuttavia, quando si propone in fase offensiva, la pericolosità di Gosens resta un fattore che ha permesso a Palladino di riempire l’area di rigore avversaria.
Il “nuovo” centrocampo della Viola
Centrocampo completamente nuovo rispetto alla passata stagione. Adli ha già conquistato la tifoseria con le sue giocate e la sua passione mostrata per il mondo Viola. Bove e Cataldi, scartati rispettivamente da Roma e Lazio, stanno vivendo una nuova gioventù a Firenze. Insieme a Mandragora e Richardson, arrivato in estate, il centrocampo di Palladino ha tutto ciò che serve per essere ambiziosi in Serie A.
L’ex Monza, a Firenze, ha ritrovato un altro ex Monza: Andrea Colpani vuole dare una svolta alla propria carriera. Dopo un avvio faticoso, l’esterno si è finalmente ambientato nella nuova squadra ed ha alzato la qualità delle sue prestazioni. Il classe ’99 ha ancora una lunga carriera davanti e vuole proseguire al meglio il suo percorso di crescita alla Fiorentina. Deve però migliorare negli ultimi 30 metri ed essere più decisivo dal punto di vista dei goal e degli assist. Completano la trequarti viola Sottil, uno dei veterani di questa squadra e molto abile nello smarcarsi in velocità sulla fascia sinistra, e Beltran, arrivato a Firenze nella passata stagione che mister Palladino gli ha cucito alla perfezione il ruolo di trequartista puro.
Una Fiorentina altamente competitiva che sogna di tornare a disputare un campionato di alta classifica e, chissà, magari tornare a giocare la Champions League. Basti pensare che la Viola non gioca la massima competizione europea dalla stagione 2009/2010. Questo può essere un incentivo in più per far sì che gli uomini di Palladino non smettano di incantare Firenze.
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