Motta nella conferenza pre Juventus-Torino: “Douglas out. Non sono di passaggio”

Thiago Motta nella conferenza stampa pre Juventus-Torino.

Thiago Motta ha parlato in conferenza stampa della sfida di domani tra la Juventus e il Torino, che andrà in scena all’Allianz Stadium, alle ore 20:45. Ecco le parole del tecnico della Vecchia Signora.

Thiago Motta nella conferenza pre Juventus-Torino: “Vogliamo fare una grande partita”

EMOZIONI E SENSAZIONI DERBY: “Buone, ci stiamo preparando con un’atmosfera speciale per noi e i tifosi. Domani dobbiamo andare al massimo per fare una grande partita”.

SUL DERBY: “La città la vive in un modo molto intenso, ma anche noi. Le due squadre sono consapevoli dell’importanza, dobbiamo fare il nostro massimo per portare la partita dalla nostra parte”.

COME TORNA LA SQUADRA DA LILLE: “Fisicamente molto bene, abbiamo avuto tre giorni di recupero, è un qualcosa di molto importante perché fa la differenza, la squadra la vedo molto bene, ho fiducia nell’impegno di tutti, entreremo al 200% in partita, chi inizierà e chi subentrerà”.

SU BONUCCI E SULLA DIFESA: “Abbiamo parlato di tante cose, anche della prospettiva del suo futuro, perché ha fatto il corso da allenatore, è un ragazzo che conosco da molto tempo, abbiamo giocato anche insieme in Nazionale, è un privilegio. Possiamo crescere ancora”.

SUL SUO RAPPORTO CON TORINO: “Onestamente vivo poco la città. Però mi sento un privilegiato, perché durante tutta la mia carriera ho avuto la fortuna di vivere in città bellissima. Oggi sono un privilegiato di essere in una grande squadra e vivere in una grande città. Sono stato fortunato”.

SUL CAPITANO E SU COSA DEVE AVERE UN CAPITANO: “Tutto. Deve avere tutto. Il capitano deve trasmettere quello che siamo in questo momento”.

SU DOUGLAS LUIZ E NICO GONZALEZ: “Douglas è venuto per una mia richiesta a Lille. Ieri non si è sentito al 100% e ho deciso di non volerlo rischiare. Nico non sarà disponibile. Invece ci vorrà più tempo per Milik e Bremer. Da valutare anche Adzic”.

CHE PARTITA SI ASPETTA DOMANI E SUL SUO DERBY PREFERITO: “Tutti i derby che ho fatto. Sono sensazioni diverse, speciali. Lo vivi anche tu qualche giorno prima della partita, vuoi sempre vincere. C’è qualcosa in più che si deve entrare in campo con la testa giusta, avere equilibrio emotivo per superare le avversità e festeggiare a fine partita. Ma il passato conta pochissimo, dovremo essere al massimo contro una squadra che vuole competere”.

SU LOCATELLI: “Merito tutto suo. Ha avuto un momento di difficoltà quando non giocava, non era felice, non era contento. Potrebbe arrivargli anche in futuro, deve reagire con positività. Per questo che è tornato in squadra, ha reagito nel modo giusto. Può fare anche meglio, ha voglia di giocare, ha sana competizione con i suoi compagni in allenamento. Merita di iniziare la partita”.

SUL TORINO CHE HA SUBITO TIRI E SUI TIRI DA FUORI: “Per tutte le squadre. I tiri da fuori sono un’arma contro squadre che si chiudono fuori. È un’arma da sfruttare, abbiamo i giocatori per poterlo fare”.

LA DOMANDA DELLA NOSTRA REDAZIONE: – All’incirca un mese fa, prima della sosta delle Nazionali, ci aveva detto che, dopo l’infortunio di Bremer, tutti avrebbero dovuto dare qualcosa in più. Le chiedo, a tal proposito, a un mese di distanza, quanto è soddisfatto della crescita e del percorso di responsabilizzazione della squadra, non solo a livello collettivo, ma anche individuale – “Molto soddisfatto ma tutti possiamo fare di più, io per primo. In tutti gli aspetti del gioco. Tra tutti dobbiamo fare qualcosa in più per non sentire l’assenza di un ragazzo come Bremer, perché siamo convinti che anche lui avrebbe fatto la stessa cosa”.

CHI GIOCA TRA VLAHOVIC, FAGIOLI E PERIN: “I tre possono giocare e i tre possono possono stare in panchina”.

SULLE AMBIZIONI: “Non voglio essere di passaggio, voglio rimanere tanti anni. Ma sinceramente non penso a queste cose. Penso al mio quotidiano. Provo a fare sempre le cose giuste, volendo fare il meglio da allenatore. Tutto il resto arriverà e tutto quello che arriverà sono contento. Ed è quello che chiedo ai miei ragazzi, perché siamo nella direzione giusta”.