Serie A
Lecce, dentro la crisi dei Lupi: Gotti deve svoltare
Questo inizio di campionato ci sta consegnando un equilibrio generale sia nelle zone nobili sia nei bassifondi della classifica. Dal Lecce ultimo all’Hellas Verona in13°posizione ci sono solamente 4 punti di distacco, con diverse squadre che devono ancora trovare la propria dimensione. La formazione pugliese condivide l’ultimo posto insieme a Monza e Venezia, ma ci sono segnali incoraggianti.
Lecce, Gotti certezza nei scontri salvezza
Nell’ultima sconfitta contro il Bologna la formazione giallorossa non ha mai tirato in porta, una difficoltà che confermano i soli 4 gol siglati finora da Krstovic & company. La salvezza passerà sicuramente dal migliorare questa statistica, magari intingendo dal mercato invernale per rinforzare la rosa. Da quando è approdato a Lecce Gotti non ha sbagliato uno scontro diretto: lo scorso anno tre vittorie, contro Salernitana, Empoli e Sassuolo, ed un pareggio in quel di Cagliari, mentre in questa stagione due successi, contro i sardi e contro il Verona, ed un pareggio casalingo contro il Parma. Dopo la sosta potrebbe esserci la svolta: il calendario dice che ci saranno 7 scontri diretti in 10 gare: Empoli, Venezia, Monza, Genoa, Como, Cagliari e di nuovo Empoli, con nel mezzo le sfide contro Roma, Juventus e Lazio, due delle quali al Via Del Mare.
Krstovic capro espiatorio: serve l’aiuto di tutto il Lecce
Si sa che quando le cose vanno male si cerca sempre il colpevole. È una pratica endemica del popolo italiano, soprattutto quando i periodi non sono dei migliori. In questo momento il destinatario della maggior parte delle critiche è Nikola Krstovic. L’attaccante montenegrino, classe 2000, sta vivendo un evidente periodo di difficoltà, figlio delle difficoltà della formazione allenata da Gotti. Nelle ultime giornate è vero che ha sbagliato diverse conclusione semplici, ma è anche vero che rappresenta il 50% delle reti della squadra.
Il numero 9 sta pagando sicuramente le troppe pressioni sulle spalle e la mancanza di un’alternativa che lo possa fare rifiatare. L’anno scorso c’è stato Piccoli ad alternarlo nel ruolo di prima punta, mentre quest’anno le cose sono diverse. Rebic, Pierotti e Burnete hanno caratteristiche troppo diverse per togliergli queste responsabilità. Per puntare alla salvezza il Lecce deve fidarsi del suo bomber senza caricarlo ulteriormente di pressioni e responsabilità: serve l’aiuto di tutti perché non dimentichiamoci che il calcio è un gioco di squadra.
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