Serie A
Rollercoaster Milan: analisi della forma dei rossoneri
Come sempre la sosta per le Nazionali è momento utile per riflettere e fare un bilancio, parziale, ma significativo della stagione giocata fino a qui del Milan. Il settimo posto in Serie A non può far felici i tifosi rossoneri che si auspicavano un posizionamento più in alto in classifica. La Champions ha regalato una gioia inaspettata: la vittoria a Madrid contro il Real. Anche qui la classifica del super Girone non è bellissima ma, c’è da dire, che gli avversari dei rossoneri, fino ad adesso, in Europa sono stati di primo livello. Contro la Juventus ci sarà la prova del nove per Leao e compagni.
Il pensiero della dirigenza del Milan
La dirigenza rossonera in toto è convinta che questa squadra sia molto forte e abbia un grande potenziale ancora inespresso. Il problema, però, è capire se e quando riuscirà a esprimerlo . Perché proseguendo così, con un andamento altalenante, il rischio concreto è di stare fuori dai primi 4 posti in campionato. Nonostante ciò Cardinale spesso ribadisce la voglia di costruire un Milan vincente che scriverà nuove pagine di storia. Per ora, i fatti non stanno dimostrando questo partendo dalla scelta dello stesso Fonseca. Buon allenatore ma che è alla prima esperienza in top club dalla storia gloriosa. Anche gli acquisti sponsorizzati da Ibra non sembrano dare i loro frutti: Pavlovic e Emerson Royal su tutti.
Il campo
Sul campo la questione sembra più complicata del solito. La metamorfosi del Milan da Madrid a Cagliari è imbarazzante ma è una costante di questa stagione. Si passa da momenti di grande esaltazione( vittoria nel Derby e contro il Real) ad altrettanti di grande delusione( pareggio con i Sardi e sconfitta contro la Viola). Uno dei principali problemi è di sicuro la fase difensiva. Pavlovic e Theo Hernandez non stanno rispettando le aspettative di inizio stagione. Manca soprattutto equilibrio che, magari, inserendo un centrocampista in più potrebbe esserci. Ma la rosa dei rossoneri in mezzo al campo è molto corta e Fonseca è spesso costretto ad utilizzare la solita coppia Fofana-Reijnders. Sembra, invece, funzionare il reparto offensivo con Pulisic, goleador fino ad adesso, e un ritrovato Leao, scottato dalle tante panchine e voglioso di dimostrare il suo valore.
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