Tennis
Sinner, sei inarrestabile: Medvedev ko in due set, in semifinale alle Finals da primo
7 vittorie negli ultimi 8 incontri e sappiamo tutti com’è arrivata quella sconfitta a Wimbledon. Jannik Sinner è ufficialmente diventato la bestia nera di Danil Medvedev, battuto ancora nel terzo match del girone “Nastasi” alle Nitto Atp Finals. Il risultato finale dice 6-3 6-4, con un primo set dominato mentre nel secondo parziale l’orgoglio del russo è parzialmente uscito fuori, ma non ha potuto fare nulla contro la forza del numero uno al mondo. A fine partita dagli spalti si alza un “ti vogliamo bene Jannik” che ha fatto breccia nel suo cuore, ma la missione non è ancora finita: sabato alle 14 c’è la semifinale, poi domenica l’ultimo atto per rendere questa settimana la più bella della sua vita.
Sinner-Medvedev, atto VIII: capitolo Finals
Primo set
Il pubblico di certo non ha bisogno di entrare in partita, ma magari i tifosi di Torino vogliono anche intimidire Danil. Alla prima battuta c’è Jannik, conquista il primo punto del match. Boato. E nei 25 secondi di attesa tra un servizio e l’altro ogni tanto si alza un “forza Jannik!”, o “dai Jannik!”. Il primo grande scambio arriva nel secondo game, quando i due fenomeni in campo se le danno di santa ragione: ad avere la maglio è Medvedev, dopo più di 20 colpi. Si va veloci sul 3-2 in favore di Sinner, senza concedere palle break. Nel sesto game il numero uno al mondo prova a cambiare marcia in risposta: il suo dritto fa male al russo che col rovescio non trova le giuste controindicazioni. Morale della favola? Jannik si guadagna due palle break. La prima la spreca mandano fuori un comodo dritto, mentre per la seconda il russo mette in campo una seconda di servizio come se fosse una prima: si va ai vantaggi, successivamente sul 3-3 con Medvedev che supera il momento di difficoltà. Stesso copione nell’ottavo game, con Sinner che si guadagna altre due palle break. Questa volta però, l’esito è diverso perché il numero uno al mondo riesce a brekkare Medvedev per portarsi sul 5-3. E non si mette nulla a chiudere il set 6-3 in 32 minuti. Con questo parziale Taylor Fritz ha l’aritmetica certezza di essere in semifinale.
Secondo set
Quando Sinner alza l’asticella, non ce n’è per Medvedev. Già è successo nel sesto e nell’ottavo game del primo set, accade di nuovo nel terzo gioco del secondo parziale quando il russo è ancora costretto a cedere ancora la battuta. Jannik mette la quinta, vola sul 3-1 ed il russo non lo riprende più. Per variare il suo gioco il numero uno al mondo fa più serve&volley, si rende più vulnerabile a rete e Medevedev lo passa più volte. Quando meno ce lo si aspetta Sinner concede due palle break: la prima è sparata in rete dal russo, che però sfrutta la seconda risalendo sul 3-3. Il nativo di San Candido sente un po’ il contraccolpo psicologico, va sotto 4-3. Nel miglior momento di Danil, sul 4-4, va sotto 0-30, si va ai vantaggi. I due giocano il punto più bello del match, con Sinner che sente l’odore del sangue: con il rovescio si apre il campo ed ottiene la palla break, che sfrutta facendo esplodere Torino. La chiusura del match non è mai in discussione: game, match and set sul 6-4.
Le parole di Sinner nel post gara
“L’atmosfera è stata bellissima, grazie mille a tutti. Per me è stata una partita difficile, ormai noi ci conosciamo a memoria e non è mai semplice batterlo. Il nostro obiettivo era raggiungere le semifinali, ora vediamo come andrà sabato. La prima partita non è stata semplice perché non giocavo da 4 settimane, nella seconda ho alzato ancor di più il livello. Sono molto contento per come sto giocando”.
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