Serie A
Fonseca in conferenza stampa: “Questo atteggiamento mentale c’è da tempo”
La conferenza stampa di Fonseca pre Milan-Genoa (e 125esimo anniversario)
Ore 14:00, Milanello: parla Paulo Fonseca in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Genoa.
Il diavolo si appresta a sfidare il Genoa di Patrick Vieira, questa domenica alle ore 20:45. Sarà l’occasione per festeggiare il 125esimo anniversario (anche se la data di fondazione esatta è il 16 dicembre) con un avversario d’onore, proprio perché il club ligure è il più longevo d’Italia. Difatti è stato fondato 6 anni prima rispetto ai rossoneri (nel 1893, mentre il Milan nel 1899). Per quanto riguarda il match di domenica sera, Fonseca è chiamato ad ottenere i tre punti, per risalire la classifica e per dare maggiori sicurezze. Queste ultime si sono un po’ sgretolate nella conferenza stampa post Milan-Stella Rossa, dove l’allenatore portoghese ha utilizzato parole importanti e di responsabilità nei confronti di calciatori e società.
Di seguito le parole di Fonseca in conferenza stampa pre Milan-Genoa
Le parole di Fonseca in conferenza stampa pre Milan-Genoa
MOLTI COMMENTI DOPO LE SUE PAROLE POST STELLA ROSSA: “Per me era facile, dopo la partita, parlare solo della vittoria i dei successi consecutivi in Champions. Noi però domani dobbiamo stare all’altezza della storia di questo club, dobbiamo avere l’atteggiamento giusto, ho già detto alla squadra cosa penso. Ho parlato con i giocatori, siamo pronti per domani, per avere un giorno importante”
GESTIONE PER THEO HERNANDEZ: “In questo momento non ho niente da aggiungere. Non dico qui i nomi dei giocatori con cui ho parlato, ma come sempre gli ho parlato guardandolo negli occhi, e dobbiamo avere avanti”
CLIMA INTERNO VISTE LE PAROLE DI CALABRIA SUI SOCIAL: “Dopo la partita con lo Stella Rossa siamo andati nello spogliatoio, e tutti avevano lo stesso feeling. Un primo step per capire ciò che era successo. Siamo una famiglia, dobbiamo risolvere i problemi da dentro”
SUPPORTO DA PARTE DELLA SOCIETÀ DOPO LE PAROLE POST STELLA ROSSA? THEO TITOLARE? “Domani giocherà la squadra ideale per vincere la partita. Come sempre abbiamo parlato, abbiamo festeggiato il settore giovanile, e ho sentito come sempre l’appoggio della società”
DIRE PUBBLICAMENTE CIÒ CHE HA DETTO NEGLI SPOGLIATOI: “È difficile nascondere il pensiero sulla partita. Devonsempre essere onesto, sentivo di dire quelle parole. A volte sono messaggi importanti. Ho avuto questa necessità. Voi giustamente non sapete tutto, ma avevo il bisogno di dire quelle parole”
GIOCHERANNO I RAGAZZI? : “Progetto del Milan Futuro è importante per trasportare sempre più giocatori in prima squadra. Stiamo lavorando dal primo giorno per questi ragazzi. Domani vedremo qualcuno di loro in campo”
SI ASPETTAVA QUESTE DIFFICOLTÀ CON I SENATORI DELLA SQUADRA? : “Si, a questi livelli è normale. Io lavoro per risolvere questi problemi, affronto sempre il problema, non mi nascondo. Sono pronti a risolverli. È normale avere in tutte le squadre e in tutte le famiglie dei problemi”
FORTI DICHIARAZIONI COME SEGNALE DI DEBOLEZZA: “Non sono preoccupato da ciò che pensa la gente, sennò sarebbe difficile lavorare. Tutti hanno la loro opinione, ma conosco la squadra e i giocatori, li vedo tutti i gironi come lavorano. Non posso agire in funzione di ciò che pensa la gente”
MARCO VAN BASTEN PRESENTE DOMANI, QUANTO SAREBBE DA MILAN VEDERE UN GOL DI CAMARDA DOMANI?: “Fai bene a fare questa domanda. Noi dobbiamo lasciare Camarda crescere con equilibrio. A volte le aspettative su questi giocatori non sono buoni. Per favore, non creiamo pressione su ragazzi come lui. Lasciamolo lavorare in maniera equilibrata. Sono attento a lui. Questi ragazzi devono giocare al momento giusto, il minutaggio giusto. Non deve avere questo peso o obbligo di essere decisivo. Lasciamogli fare il tragitto giusto che deve fare un giovane”
ALDILÁ DELLO SFOGO, COSA SI PUÒ FARE DOPO LA RIPETIZIONE DEGLI STESSI ERRORI IN FASE DIFENSIVA DOPO 5 MESI?: “Mai ho parlato di questi tattiche o tecniche post Stella Rossa, il problema non era quello. Il problema era l’atteggiamento, che influenza le altre cose. Non c’era un problema difensivo, hanno creato veramente poco gli avversari. Difensivamente la squadra sta molto meglio. Non era un problema tattico”
SITUAZIONI SIMILI IN CARRIERA: “Si, nella mia carriera sono successe situazioni così. A tutti gli allenatori è capitato. È normale. Noi dobbiamo fare quello che crediamo per risolvere la situazione. Qui parliamo in maniera specifica, ma ho già avuto situazioni così”
PENSAVA DI INCONTRARE QUESTE DIFFICOLTÀ UNA VOLTA INCARICATO DAL MILAN?: “Se pensiamo che a questi livelli sia tutto rose e fiori, non è normale. Queste situazioni sono normali. È lo status, la condizione dei calciatori, è così in quasi tutti i grandi club”
PAROLE POST STELLA ROSSA ERANO CONCORDATE CON LA SOCIETÀ? DIRIGENTI HANNO PARLATO CON I CALCIATORI?: “No, non c’era il bisogno che parlassero con calciatori. Noi parliamo come sempre di quello che succede, è tutto normale”
COSA MANCA A QUESTA SQUADRA: “Si, l’atteggiamento. Mi hanno portato qui per cambiare modo di giocare. Sono arrivato qui con 15 giocatori (IN USA) e la maggioranza di loro erano ragazzini, con pochissima esperienza. I calciatori più importanti erano in nazionale. Otto giorni prima dell’inizio del campionato sono arrivati. È stato difficile allenare perché giochiamo ogni tre giorni. Per me però abbiamo già cambiato diverse cose importanti per me, abbiamo giocato partite belle. Noi stiamo raccogliendo i risultati sperati in campionato. Abbiamo fatto progressi. Il problema è mentale. A volte è una montagna russa. Abbiamo avuto ottime partite con Empoli, Sassuolo. Anche a Bergamo buone cose. Anche a Madrid. Poi arriviamo con la Stella Rossa, e non avevamo l’ambizione mentale per crescere, perché non avevamo l’atteggiamento giusto. Riguarda il modo di avere l’atteggiamento giusto in determinate partite. È come se i ragazzi avessero avuto della presunzione. Ho viste le ultime partite dell’anno scorso. La situazione era la stessa. Ho parlato con le persone che erano qui. L’atteggiamento era uguale”
NUOVI LEADER? IL CAPITANO DOMANI?: “Quando sono arrivato qui, il Milan aveva tre capitani, Calabria, Theo e Rafa. Immagina se io cambiassi il capitano. Mi ammazzo (ride ndr). Io devo avere fiducia nei capitani che abbiamo. Ho rispettato la gerarchia della squadra. Farò sempre così, fino al momento in cui cambierò eventuale”
CORSA SCUDETTO TERMINATA O HA ALTRE IDEE?: “È più difficile adesso. Io però continuo a crederci. Non è facile”
PUÒ BASTARE IL RENDIMENTO DI DUE GIOCATORI PER RENDERE INSUFFICIENTE LA PRESTAZIONE?: Ne basta anche solo uno. Penso solo alla partita di domani”
POSTURA DEI DIFENSORI SUI CROSS: “Non sono d’accordo. Fino a Cagliari abbiamo avuto il problema di difendere male i cross, senza guardare l’attaccante. Poi però dopo non è più capitato. Siamo migliorati tanto. Anche a Bergamo. Non abbiamo avuto quel tipo di problema. Un giocatore ha fatto fallo su Theo, appoggiandosi sulle sue spalle. E poi abbiamo avuto un problema sul corner. È un problema di calci d’angolo”
JIMENEZ COME LO VEDE? COME STA LEI?: “Io sto bene. Anche Jimenez sta bene. Può giocare terzino destro, sinistro, esterno destro e sinistro. È polivalente. Ciò è buono”
GESTIONE LEAO PROPOSTA ANCHE PER ALTRI CALCIATORI: “Ogni calciatore ha le proprie particolarità. Si adotta una strategia diversa per ognuno di loro”
QUANDO VEDREMO IL SUO MILAN COME LO VORREBBE LEI, IN TERMINI TATTICI, MENTALI?: “Ho già visto un Milan che mi piace, in alcune partite. Abbiamo bisogno di essere constanti. Non sono un mago. Non posso indovinare quando lo vedremo. Magari domani, o più avanti. È una montagna russa. Voglio una squadra più costante. Per me è difficile capire questa incostanza mentale. È risolvibile. Le cose si guadagnano con le esperienze”
Termina qui la conferenza stampa di Fonseca pre Milan-Genoa
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