Sérgio Conceição si presenta: “Abbiamo poco tempo, ma sono qui per portare risultati e vittorie”

Ore 12:00, Milanello: Sérgio Conceição si reca per la conferenza stampa di presentazione da neo allenatore del Milan, al suo fianco Zlatan Ibrahimovic.

Il Milan partirà quest’oggi per Riyadh, in vista della Supercoppa Italiana dove inizialmente affronterà la Juventus, in semifinale. Dopo aver diretto l’allenamento, Sérgio Conceição si è presentato in conferenza stampa al fianco del Senior Advisor della Proprietà e del Senior Management Zlatan Ibrahimovic. L’ex calciatore svedese ha intrattenuto inizialmente un discorso, tirando le somme sulla situazione attuale del Milan. Dopodiché è stata data la parola al neo allenatore, che ha sostituito l’esonerato Paulo Fonseca (salutato dopo il pareggio interno con la Roma). 

Le parole di Ibrahimovic in conferenza stampa

“Prima di iniziare, voglio ringraziare Paulo Fonseca, per essere stato un professionista, ho grande rispetto per lui. È stato esonerato per mancanza di continuità di risultati, quando sei al Milan serve continuità. Abbiamo fatto un errore a mandarlo in conferenza stampa dopo la partita con la Roma, perciò gli chiedo scusa. Noi siamo i primi ad essere insoddisfatti, e non lo saremo finché non raggiungeremo gli obiettivi. Anche la Supercoppa Italiana è un obiettivo. La responsabilità non è solo dell’allenatore, è condivisa da tutti. Nel bene e nel male un club come il Milan è sempre pronto al prossimo step, non si tratta di scelte di panico, è tutto preparato. Presentiamo il nuovo allenatore Sergio Conceicao, tutti sappiamo chi è. L’abbiamo preso perché è un vincente, porta carattere. Quando è entrato a metà campionato ha fatto bene. Ha fatto bene al Porto. Ha le idee chiare, ora dobbiamo metterlo nelle migliori condizioni. Benvenuto a Sergio Conceicao”

Inizia la conferenza stampa di presentazione di Sergio Conceicao

Le parole di Sérgio Conceição alla conferenza stampa di presentazione

IL SUO ORGOGLIO: “Buongiorno a tutti, grazie per Zlatan per le parole. Sono orgoglioso, sono contento di venire a lavorare in questa squadra, la conosco sia come giocatore che come allenatore. È un passo in avanti per la mia carriera, per il mio staff. I tifosi sono l’anima del club, senza di loro è difficile crescere. Noi dobbiamo rispettare questi valori e lavorare per dimostrare di essere all’altezza del Milan. Se sono qua non è un buon segno, qualcosa non ha funzionato. Come ha detto Zlatan, la colpa è di tanti. Adesso dobbiamo riflettere, non abbiamo tanto tempo per prepararci. Non cerchiamo scuse, siamo qui per vincere”

I VALORI E SE HA SENTITO SUO FIGLIO: “A mio figlio lo considero avversario in Supercoppa. La mentalità non si può negoziare, bisogna avere la fame di arrivare a fine partita sapendo di aver dato tutto per aver cercato di vincere. Vivo intensamente la partita, voglio che tifosi e giocatori vivano ugualmente. Loro devono capire che quando entrano a Milanello gli devono brillare gli occhi. C’è anche strategia e preparazione ovviamente”

PROBLEMI DI TESTA O TECNICI: “Mando un abbraccio a Fonseca, mi sono piaciute molte partite, altre meno. Noi vogliamo essere perfetti, ma non è possibile. Ogni settimana c’è un test difficile in Serie A, in Champions è uguale. Non  voglio entrare nei dettagli, non è corretto anche nei confronti di un allenatore che conosco da tanto tempo”

DIFFERENZE TRA IL SUO PASSATO DA GIOCATORE E ALLENATORE: “Tutto. Da giocatori pensiamo al nostro giardino, l’allenatore non dorme neanche, ci sono tante informazioni. Lo stress di capire tutte le piccole cose, tutti sono importanti. Anche l’erba del campo deve essere top, così come il nostro presidente. Abbiamo tanta voglia di bruciare le tappe per arrivare più presto possibile alla conoscenza di tutto e di tutti. I tempi sono corti. Vogliamo arrivare bene alla Supercoppa”

STIMOLI PER DIRE SI AL MILAN? GIÀ QUESTA ESTATE ERA VICINO?: “Non voglio parlare del Porto. Si in estate abbiamo parlato, ma in Portogallo scrivevano ogni giorno un club diverso interessato a me. Il timing con il Milan è stato particolare, ma abbiamo fatto  anche questa presentazione per il vostro rispetto. A livello storico sto allenando una delle squadre migliori al mondo, non potevo dire di no. Ho scelto subito”

IL SUO APPROCCIO E IL RAPPORTO CON I GIOCATORI: “Dipende dalla situazione userò bastone o carota. Ho 50 anni, cambiare adesso è difficile. Alleno da 13 anni, loro sanno che si trovano di fronte ad una persona diretta. La gestione del gruppo è così, chi gioca è più felice, chi va in panchina meno. Ci sono tante cose che possono capitare all’interno della squadra. La pressione fa parte del calcio, sopratutto ad alti livelli. I brutti momenti vanno affrontati. Siamo fiduciosi di fare un buon lavoro. Qui posso parlare benissimo, ma contano i risultati”

CON POCO TEMPO A DISPOSIZIONE, SI PUÒ CAMBIARE LA STRADA DEL MILAN SUL PIANO TATTICO E STRATEGICO?: “Io vado avanti con le mie convinzioni, su tutti i livelli. Il sistema di gioco non conta molto perché. È importante anche attuare la strategia, in base all’avversario. Ma conta che la squadra assimila i miei dettami. Semplicemente dobbiamo fare gol e non prenderlo. Per gioco dominante intendo vincere. Per me il Tiki Taka è mettere la palla in porta”

POTENZIALITÀ PER RECUPERARE LA CLASSIFICA? QUALI GIOCATORI RECUPERANO PER LA SUPERCOPPA?: “Dobbiamo lavorare senza scuse con quelli che abbiamo a disposizione. Dobbiamo lottare già per vincere contro la Juventus. È sempre meglio avere tutti, ma gli infortuni fanno parte del calcio”

GIOCATORI TUTTI UGUALI? HA PARLATO CON LEAO?: “Per me sono uguali, non mi interessa anche l’età. Dipende da ciò che fa in allenamento. Deve allenarsi al massimo. Non ci sono differenze. Loro sanno che il discorso è uguale per tutti. Ci sono anche discussioni a livello personale, e sono diversi i discorsi siccome i caratteri dei ragazzi sono diversi. A me interessa conoscere la storia di ogni calciatore, la loro famiglia. C’è tutta una storia dietro”

CHE TIPO DI ALLENATORE SARÀ? SENTE LA NECESSITÀ DI SENTIRE QUALCUNO DI FIANCO?: “Ognuno ha il suo lavoro da fare. La comunicazione la facciamo tutti i giorni. Mi piace entrare anche negli altri settori della società. Mi piace parlare con i medici ad esempio, oggi ho parlato con il nutrizionista. Ma è il mio lavoro. Con la dirigenza parlerò quando ce ne sarà bisogno. Remiamo tutti nella stessa direzione. Vogliamo tutti che il Milan arrivi in alto in classifica e in Champions League. Vediamo dove arriviamo, siamo il Milan”

AVETE PARLATO DI MERCATO?: “No, la prima cosa che ho pensato è stato di conoscere tutti i ragazzi. Abbiamo già studiato le ultime 9 partite del Milan. Prima conosco tutti, poi vediamo se aggiustare qualcosa”

ANALOGIE CON ESPERIENZA AL NANTES? DIFFICOLTÀ CHE PUÒ INCONTRARE?: “Al Nantes è stato un grandissimo lavoro, anche se tutto era diverso. Le situazioni si somigliano, ma sento di essere sempre migliorato rispetto al giorno precedente. Dobbiamo caricarci, tutti quelli che sono qui devono prendere le proprie responsabilità, con umiltà, ma soprattutto con fiducia rispetto a ciò che verrà”

Termina qui la conferenza stampa di presentazione di Sergio Conceicao.