Interviste Esclusive
ESCLUSIVA – Fabio Cinetti: ”Vi racconto Roy Hodgson e le punizioni di Roberto Carlos; Barella top player europeo”
Ieri sera, durante la trasmissione ”Oggi Inter” abbiamo avuto il privilegio di ospitare Fabio Cinetti, ex calciatore dell’Inter nella stagione 1995-96.
Un’intervista che ha ripercorso le tappe più significative della sua carriera, tra emozionanti aneddoti e riflessioni sulla squadra nerazzurra di oggi.
Intervista esclusiva a Fabio Cinetti: dagli anni in nerazzurro fino all’esperienza in Francia
Uno dei ricordi più emozionanti per Cinetti riguarda l’estate del 1995, quando ricevette una telefonata inaspettata da parte di Sandro Mazzola, storica bandiera dei nerazzurri e direttore sportivo degli stessi durante quelle annate: “Stavo per rinnovare il contratto con il Monza quando Mazzola mi chiamò dicendomi che dovevo andare all’Inter. Per me, tifoso interista da sempre, fu un sogno che si avverò; non esitai un attimo ad accettare la proposta.”
Quella telefonata segnò l’inizio della sua avventura in nerazzurro, che si rivelò essere una stagione ricca di emozioni, seppur con alti e bassi. Infatti, nonostante l’entusiasmo per l’arrivo di Massimo Moratti alla presidenza, i risultati sul campo nel 1995/1996 furono deludenti: settimi in campionato ed un’eliminazione precoce ai trentaduesimi di Coppa UEFA per mano del Lugano. A complicare le cose, inoltre, fu il susseguirsi di tre allenatori sulla panchina meneghina durante quell’annata, ricordata cosi da Cinetti: “Roy Hodgson fu l’ultimo allenatore della stagione. Non fu facile per lui, aveva difficoltà con la lingua e la comunicazione con i giocatori, ma fu comunque un grande allenatore. Nonostante tutto, fu un anno emozionante e ricco di ricordi positivi”. L’ex centrocampista ha poi menzionato alcuni aneddoti divertenti sui suoi compagni di squadra: “Giocavo a ping pong con Nicola Berti. Ci divertivamo un sacco poichè lui era una persona davvero positiva e allegra“.
Uno dei ricordi più vividi riguarda, tuttavia, la sua esperienza accanto ad un altro mito nerazzurro, Roberto Carlos: “Eravamo seduti vicino in mensa e durante gli allenamenti, Roberto, era solito calciare incredibili calci di punizione. Spesso mi ritrovavo in barriera e gli chiedevo di tirare piano, ma lui non mi dava mai ascolto!” (Ride ndr).
Dopo la sua esperienza all’Inter, Cinetti proseguì la sua carriera in Francia, vestendo la maglia del Nizza. “Quella fu un’esperienza arricchente. Sono stato il primo italiano a debuttare nel massimo campionato francese. La Ligue 1, pur essendo molto diversa da quella italiana, stava gradualmente diventando competitiva. In quegli anni ho visto il livello del calcio francese crescere enormemente.”
Guardando all’Inter di oggi, Cinetti non ha dubbi: “L’Inter è la squadra più forte in Italia. Ha una rosa straordinaria e la fortuna di avere Nicolò Barella, uno dei cinque centrocampisti più forti in Europa. Ha tutto: tecnica, dinamismo e visione di gioco“.
Parlando della recente vittoria in Champions League contro lo Sparta Praga, Cinetti sottolinea l’importanza del risultato: “Non è mai facile affrontare squadre europee. L’Inter non può sempre vincere 3 o 4 a 0, soprattutto se si disputano gare importanti ogni 2-3 giorni. Era fondamentale vincere in trasferta per mettere una seria ipoteca sulla qualificazione agli ottavi“.
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