Serie A

Hellas Verona, esordio amaro per la nuova proprietà Presidio Investors

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PAOLO ZANETTI ( FOTO KEYPRESS )

La sconfitta contro la Lazio tra le proprie mura casalinghe è un passo indietro decisamente pesante per l’Hellas Verona. La formazione scaligera non ha approcciato con il giusto piglio la partita e ha concluso la partita addirittura in 10 uomini per l’espulsione di Duda sul tramonto del match. Questa è stata la prima partita dopo il closing con la nuova proprietà Presidio Investors, che sicuramente si immaginava un esordio diverso.

Hellas Verona, Zanetti invita a prendersi le proprie responsabilità

Tante cose non hanno funzionato nella gara contro la Lazio, che ha dimostrato di essere almeno un paio di spanne sopra all’Hellas. Tuttavia le ultime gare avevano mostrato una formazione caparbia e concreta, come nella vittoria contro il Bologna di fine dicembre.

Nel post partita Zanetti ha parlato così del match: “Giornata negativa sotto tanti punti di vista, ovviamente ci dobbiamo prendere sempre le responsabilità di quello che facciamo, siamo stati superficiali rispetto alle ultime prestazioni in cui il piglio era stato diverso, abbiamo avuto una buona reazione con Tengstedt ma poi abbiamo sbagliato troppi passaggi, la gestione non è stata buona, è stata una giornataccia”.

Il tecnico vicentino ha così proseguito: “Non siamo riusciti ad essere incisivi nei duelli, abbiamo lasciato troppi spazi aperti. Sicuramente c’è anche la bravura della Lazio, non ci arrivavamo, sicuramente abbiamo preso qualche infilata di troppo, c’è stata una voglia di provare a riprendere la partita nel secondo tempo, poi c’è stato un errore che ci ha portato a non avere più la forza di essere concreti”.

Da Belahyane a Suslov, l’involuzione di alcuni punti fermi

Rispetto alla passata stagione ci sono dei giocatori che non stanno rendendo al massimo delle loro prestazione. Tra questi ci sono sicuramente Reda Belahyane e Tomas Suslov. Il mediano, classe 2000, era stato preso dall’Hellas Verona nello scorso mercato invernale e fin da subito aveva mostrato ottime qualità in mezzo al campo. Quest’anno non è un titolare irremovibile, con il tecnico gialloblù che lo alterna con Serdar; inoltre rimangono forti le voci di un possibile interessamento dell’ex tecnico Baroni che lo vorrebbe nella capitale.

Anche Suslov non sta fornendo una buona continuità di prestazioni. Il slovacco, classe 2002, che con la Lazio veniva dall’influenza, è un po’ il jolly del tecnico vicentino. L’ex giocatore del Groningen gioca prevalentemente da trequartista, ma all’occorrenza è stato impiegato anche da ala destra oppure da mediano. Serve recuperare anche questi giocatori per centrare una salvezza difficile ma non certo impossibile, come recita la classifica.




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