Fiorentina: Pablo Mari in entrata ed Ikone in uscita

Il mercato invernale continua ad essere particolarmente movimentato per diversi club italiani, la Fiorentina protagonista di due significative operazioni. Jonathan Ikoné dai viola è passato ai lariani del Como mentre Pablo Marí è stato ufficialmente annunciato dalla Fiorentina, apportando qualità e rinforzi alle loro rose. Entrambe le operazioni sono state concluse nelle ultime ore, e i dettagli delle trattative mettono in luce come i due club abbiano lavorato alacremente per assicurarsi i loro obiettivi.

Jonathan Ikoné al Como: un rinforzo per la salvezza

Il Como ha chiuso con successo l’operazione per portare l’esterno francese Jonathan Ikoné alla corte di mister Cesc Fabregas. L’accordo prevede un prestito oneroso di un milione di euro con diritto di riscatto fissato a 8 milioni. L’arrivo di Ikoné rappresenta un’importante aggiunta alla rosa del Como, che sta puntando a garantirsi la salvezza in Serie A. Il club lombardo ha dimostrato grande determinazione nel rinforzare il proprio attacco, con Ikoné che ha il compito di portare velocità e imprevedibilità sulla fascia.

Ikoné ha avuto un periodo altalenante alla Fiorentina, ma il trasferimento al Como potrebbe offrirgli una nuova opportunità per rilanciarsi. Con un contratto di sei mesi, il giocatore francese avrà il compito di contribuire significativamente alla lotta per la salvezza. Fabregas, che ha dimostrato una buona capacità di gestione dei giovani talenti, sarà fondamentale nel valorizzare al meglio le qualità di Ikoné.

Pablo Marí alla Fiorentina: ritorno sotto Palladino

La Fiorentina ha ufficializzato l’arrivo di Pablo Marí, il difensore centrale spagnolo, che ha lasciato il Monza per trasferirsi a Firenze. Marí ha svolto le visite mediche e firmato un contratto che lo legherà al club viola fino al 2026 con un’opzione per un ulteriore anno. Questo trasferimento rende nuovamente operativo il duo Marí-Palladino, che aveva già lavorato insieme nelle ultime due stagioni al Monza. L’acquisto di Marí è stato motivato dalla necessità della Fiorentina di rinforzare il reparto difensivo, soprattutto dopo la partenza di Martinez Quarta.