Serie A

A tutto Leao: l’ala del Milan si racconta dopo la conquista della Supercoppa

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Leao con la Supercoppa (foto di MFfotosport.com)

Il talento portoghese Rafael Leao, al Milan dal 2019, si racconta in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Tra obiettivi personali, di squadra, la paternità e la volontà di non lasciarsi sfuggire niente. Vediamo uno stralcio dell’intervista alla Gazzetta di Leao.

Conceiçao ci ha cambiato mentalità

Dopo il trionfo in Supercoppa a Riad è cambiato qualcosa. con un allenatore che ha avuto poco, pochissimo tempo a disposizione per lavorare con la squadra: “Conceiçao ha portato energia e una nuova mentalità. Così siamo arrivati a vincere la Supercoppa e farlo è stato importante per tutti“.

Vincere un derby in quel modo è stato stupendo, ci ha ricordato che siamo sulla strada giusta per mettere in bacheca altri importanti trofei“. Dopo lo scudetto della stagione 21/22 il talento del Milan non si aspettava di dover attendere due anni per conquistare un altro trofeo, ma ammette che nel percorso di crescita di un club che ha una progettualità e che ha cambiato proprietà è ipotizzabile un periodo di assestamento: “Con la nuova direzione l’ambizione è sempre stata quella di vincere, ma certi processi hanno bisogno di tempo. Finalmente abbiamo conquistato un trofeo e ora bisogna continuare a fare le cose nel modo giusto“.

Il rapporto con Fonseca

Con Conceicao si è subito creato un forte legame, con Fonseca le cose non sono andate benissimo e il campione non ha voluto approfondire più di tanto il rapporto con Fonseca: “Sulla nostra relazione allenatore-giocatore non ho nulla da dire, anche se all’inizio ci sono state alcune situazioni, non problemi, che abbiamo dovuto risolvere“. All’inizio della stagione 24/25 il Milan non è andato benissimo e Leao è rimasto in panchina per più partite consecutive: “Credo che una spiegazione per tre partite consecutive si possa dare. Era la prima volta che mi succedeva al Milan e ho anche imparato da questa situazione“.

Ambizione e obiettivi

Il calcio è cambiato, sto cercando di diventare più cattivo sotto porta per raggiungere una qualità in più ed essere a livello dei top“. Il sogno di vincere il Pallone d’oro Leao lo lega al raggiungimento di obiettivi di squadra: “La cosa più importante è vincere qualcosa con la squadra, il Pallone d’oro poi è una conseguenza. La mia prima ambizione è conquistare la Champions




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