Lukaku e il dato sconvolgente: un giocatore multitasking per Conte e il Napoli

Il lavoro di Conte è stato profondo e ha portato risultati notevoli soprattutto se confrontati con la stagione scorsa, quella dei tre cambi in panchina. Ha iniziato il 2024 decimo in classifica e si ritrova ad inizio 2025 primo in classifica, momentaneamente. Non è più quel Napoli alla deriva, ma non è nemmeno il Napoli stratosferico di Spalletti, quello dello scudetto. Simbolo di questo nuovo corso è Romelu Lukaku, giocatore voluto e stimato da Conte.

Lukaku e la freschezza dà ritrovare

Al posto dello spettacolo spallettiano c’è la concretezza di Conte che ha voluto Lukaku al centro del suo attacco, però il gigante belga non è più il giocatore che portò il tecnico salentino a vincere lo scudetto con l’Inter. Ha ancora dei numeri, ma non la freschezza e non la continuità di rendimento di quei tempi. Ieri ha siglato il rigore del raddoppio partenopeo ma poco altro. Secondo quanto riportato dal profilo X del portale di Statistiche Opta c’è un dato che sorride alla punta del Belgio: dalla sua prima stagione in SerieA (2019/20), Romelu Lukaku ha collezionato 13 partite con gol e assist all’attivo, nessun giocatore ci è riuscito più volte nel periodo nella competizione. Veramente un dato che fa riflettere sul peso di Lukaku sul campionato di Serie A.

La sua stagione nello specifico

Ciò che balza subito all’occhio è la posizione occupata da Lukaku in questa stagione: il belga staziona molto a centrocampo e sulla trequarti spesso alle spalle alla porta, occupando molto più l’area di rigore e meno le altre zone di campo. Sotto porta, però, il belga è efficacie come l’anno scorso: una rete ogni 186 minuti contro i 208 di quest’anno, praticamente segna un gol ogni due partite. Il numero di tiri è leggermente più basso: 2.09 (di cui 0.94 in porta) rispetto all’1.67 (0.67 in porta) in questa stagione, numeri che indicano un maggiore precisione con la maglia del Napoli.