Conceicao in conferenza stampa: “Non abbiamo ancora la pancia piena”

San Siro, ore 14, le parole di Conceicao in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Cagliari, la prima sfida di Serie A per il nuovo tecnico rossonero.

Il Milan domani sera, alle ore 20.45, sfiderà il Cagliari per il primo match di campionato di questo 2025. I rossoneri mercoledì sono tornati trionfanti da Riyadh dopo aver conquistato la Supercoppa Italiana battendo nel derby l’Inter in rimonta per 3-2. Il Diavolo da ciò deve ripartire con la giusta mentalità: Conceicao dunque ha dato appuntamento ai suoi giocatori (e ai media) direttamente a San Siro dove, in seguito alla conferenza stampa, svolgerà un allenamento a porte chiuse. Di seguito le parole del nuovo tecnico portoghese.

Le parole di Conceicao in conferenza stampa pre Milan-Cagliari

L’IMPORTANTE È TENERE I PIEDI PER TERRA: “Dobbiamo pensare che siamo a 17 punti dalla vetta, un club che ha vinto così tanto non va bene se pensa di essere apposto con una Supercoppa. Domani dobbiamo tornare a vincere”.

LE EMOZIONI DELL’ESORDIO: “Non ci sono emozioni particolari, c’è adrenalina per la partita, per il club storico in cui sono. Ho tante cose per la testa: non sono senza emozioni ma il pensiero primario è vincere”.

LA FASCIA A MAIGNAN: “Tutti i giocatori devono avere responsabilità: anche io le ho. Con o senza fascia ognuno ha il proprio compito. Io non creo polemiche su chi ha o non ha la fascia”.

COLPI DI MERCATO? LA PARTENZA DI OKAFOR: “La dirigenza ha parlato con me di mercato ma nei momenti sbagliati: c’erano le partite e queste sono la priorità. Dopo la partita di domani forse ne parleremo”.

IL RECUPERO DI GIOCATORI IN OMBRA: “Per me partono tutti sullo stesso livello poi in allenamento vedrò chi sarà più idoneo per essere titolare in base alla partita. Nessuno è titolare assoluto”.

“C’è un piccolo problema con Loftus-Cheek, ha avuto una ricaduta e domani non sarà della partita”.

LE PAROLE DI CONCEICAO SULLE CONDIZIONI DI LOFTUS-CHEEK:

“C’è un piccolo problema con Loftus-Cheek, ha avuto una ricaduta e domani non sarà della partita”.

IL MODULO DEL MILAN: “L’importante è l’equilibrio della squadra: mi piace giocare con 2 punte, 2 centrali di centrocampo, ma durante la partita cambio. In allenamento si decide il tutto”.

SU LEAO: “Rafa deve correre, mettersi a servizio della squadre e deve imparare senza palla ad aiutare: parliamo di un processo collettivo e non individuale”.

IL CAGLIARI: “Sì parla di atteggiamento: L’importante non è arrivare ma restarci in vetta. Delle volte non riesci ad esprimere al meglio le qualità, ma se hai giocatori di qualità devi rendere al meglio”.

LA NECESSITÀ DELLA CURA DEI DETTAGLI: “Ogni allenatore ha le sue idee e metodi, cosa è corretto o no sono i risultati che parlano. Anche io ho vinto e perso partite, ho il mio modo di fare. Nel ‘96 ho affrontato il Milan ed era diverso: bisogna far sì che i giocatori si focalizzano sulla partita, si concentrino”.

IL SEGRETO DEL SUCCESSO: “L’orgoglio dei giocatori: sono un bel gruppo, anche se le regole sono cambiate rispetto a prima. Hanno accettato con umiltà e questo è stato molto importante. Abbiamo vinto due partite in cui eravamo in svantaggio. Dobbiamo migliorare e l’ho detto: ci sono momenti in cui non mi piacciono e in questo dobbiamo cambiare. Siamo all’inizio per cercare di arrivare a fine stagione se non primi comunque nelle prime quattro”.

SU RASHFORD: “È un bel giocatore come tanti altri. Vedremo”.

LE SIMILITUDINI CON LE ESPERIENZE PASSATE: “Trovo un grandissimo club con una tifoseria che vive la squadra in maniera incredibile. A Nantes abbiamo fatto un bel lavoro, ma diverso da Porto e Milan”.

COME SI GESTISCE IL TRIONFO: “Una delle cose che non sono andate a Riyadh sono stati il pressing per esempio. Il modo di vivere un successo è pensare subito che abbiamo davanti a noi un altro obiettivo ancora più grande. Mi sono divertito ma al ritorno ero già focalizzato sul Cagliari”.