Maturità ed eleganza per il Napoli: Conte conquistato dal miglior Politano

Al tramonto di una sfida avvincente, dopo l’ennesima rincorsa a tutto campo, Matteo Politano esulta come avesse segnato. Accade a pochi passi dalla bandierina alla destra di Meret. I tifosi se ne accorgono e apprezzano l’ennesimo sforzo di generosità dell’esterno di Conte. Quel pallone recuperato su Kolo Muani è la sintesi perfetta del Napoli del tecnico leccese, ormai amata dal popolo partenopeo come Matteo Politano.

Giocatore inamovibile

Politano è un soldatino di Conte. All’età di 31 anni è all’apice della sua esperienza al Napoli. Ha raggiunto una maturità tale da poter essere tranquillamente definito esterno a tutta fascia, non solo ala. Corre tanto e corre bene tra giocate di qualità e diagonali difensive, sprint e recuperi. C’è il suo zampino nei due gol di sabato. Un pallone perfetto per Anguissa che ricorda quanto talento ci sia nei tanti chilometri percorsi. Usa entrambi con eleganza, come dimostrato nel gol siglato a Bergamo, gli stessi che non sono mai a riserva, salvo casi rari. Come nel finale, nella rincorsa su Kolo Muani, prima di lasciarsi cadere stremato. Poco prima aveva partecipato all’azione del rigore con l’assist per Lukaku.

Un altro Politano

Questo Politano è un nuovo giocatore rispetto al primo che Conte aveva conosciuto all’Inter nella stagione 2019-20. Si cresce col tempo: l’altro era un esterno d’attacco puro che non riuscì a conquistare del tutto la fiducia del suo allenatore. Aveva 26 anni, era ancora alla ricerca di quella maturità anche tattica che solo le esperienze vissute possono garantirti. Proprio al Napoli si trasferì a metà stagione. Politano è ambasciatore del nuovo corso: lotta, suda, pressa, sa sporcarsi e poi torna elegante, tuta e smoking, tackle e assist illuminanti. C’è tutto nel suo calcio a cui è difficile rinunciare. Ecco perché Conte lo schiera sempre dal primo minuto.