Shevchenko: “Il calcio ci unisce, anche sotto le bombe”

Andriy Shevchenko, Pallone d’Oro 2004 e ora presidente della Federazione calcistica ucraina, ha dipinto un quadro toccante della situazione del calcio nel suo Paese martoriato dalla guerra. In un’intervista a Il Messaggero, ha sottolineato come il calcio sia molto più di uno sport. L’ex Milan e Chelsea, ora presidente della Federazione ucraina dal 2023, ha espresso anche parole di stima per Spalletti e Gravina.

Il calcio, simbolo di identità e resistenza

Andriy Shevchenko, ha sottolineato come il calcio sia diventato molto più di uno sport: “Il calcio è un simbolo di speranza e un modo per affermare la nostra identità nazionale, anche in tempo di guerra”. Shevchenko ha espresso un profondo senso di amarezza nel vedere il calcio mondiale proseguire come al solito. Il calcio ucraino è costretto a confrontarsi con una realtà drammaticamente diversa. Nonostante le difficoltà infatti le partite continuano a svolgersi, seppur in condizioni di massima sicurezza. Purtroppo, il prezzo pagato è stato altissimo: oltre 200 membri della comunità calcistica, tra calciatori, dirigenti e tecnici, hanno perso la vita.

Le perdite materiali

Le infrastrutture sportive hanno subito danni ingenti: oltre 500 impianti, tra cui stadi, palestre e scuole calcio, sono stati danneggiati o distrutti dai bombardamenti: “Oltre 500 infrastrutture sportive sono state danneggiate dai bombardamenti: 77 stadi, 102 basi e scuole sportive e 174 palazzetti dello sport. Di queste, 101 strutture sono state completamente o parzialmente distrutte. In alcune regioni dell’Ucraina, oltre il 60% delle infrastrutture sportive è stato spazzato via”. Shevchenko, nel suo ruolo di ambasciatore di United24, si è impegnato attivamente nella raccolta fondi per la ricostruzione. Grazie a iniziative come la partita benefica Game4Ukraine, ha raccolto fondi per ripristinare scuole e impianti sportivi danneggiati, come la scuola di Chernihiv.

Shevchenko sulla stagione del Milan

Il Milan non sta attraversando un buon momento.  La speranza di Sheva è quella che la società rossonera possa tornare a grandi risultati: “Non sta attraversando il suo momento migliore, questo è chiaro, ma spero che in futuro la società possa prendere le decisioni migliori per rispettare la storia del club e riportarlo a grandi risultati sportivi”. Ha avuto modo di dire la sua anche sulla nazionale italiana guidata da Spalletti: “Spalletti è l’allenatore giusto al posto giusto per riportare l’Italia ai Mondiali“. Da presidente della federazione calcistica ucraina ha mandato un messaggio a Gravina: “Ho un ottimo rapporto con Gabriele Gravina: sono molto contento che sia l’unico candidato per la rielezione nell’Assemblea del prossimo 3 febbraio. Sono sicuro che le nostre due federazioni continueranno a lavorare molto bene insieme”