Thiago Motta in conferenza: “Noi siamo pronti. Nessuno entra in campo per perdere. Su Chico e Koop…”

Il rapporto tra Conceiçao-padre e Conceiçao-figlio

“Vedremo domani se Chico giocherà dall’inizio o meno, sta bene ed è motivato. Penso che per lui non cambierà niente, sarà concentrato sul suo lavoro e sulla partita, per affrontare una grande squadra. Sa fare molto bene il suo lavoro”.

Koopmeiners domani più utile arretrato o sotto punta?

“Può fare entrambi i ruoli, sia trequartista sia mediano e l’ha già dimostrato. È un vantaggio per noi. Potrebbe anche partire dalla panchina e contribuire a gara in corso, come tutti gli altri”.

L’importanza di conquistare un trofeo a livello di consapevolezza

“Non ho mai visto nessuno entrare in campo per perdere, tanto meno noi. Domani sarà una sfida da dentro o fuori e questo ci dà uno stimolo in più per fare ciò che sappiamo in campo, in modo da vincere e andare avanti”.

Il calcio libero di Conceiçao

“Francisco ha libertà ma in un contesto in cui deve sempre aiutare la squadra, poiché è un gioco collettivo. Il Milan è una grande squadra e ha preso un allenatore che ha fatto un ottimo lavoro nel Porto e ha una squadra di ottimi giocatori, noi abbiamo grande rispetto per loro, ma con la consapevolezza che abbiamo la possibilità di vincere. Daremo il massimo domani”.

Le esperienze in Supercoppa da giocatore

“Sono partite belle da giocare, noi facciamo questo lavoro per partecipare e competere a questi livelli. La parte emotiva deve essere sotto controllo, dobbiamo avere grande voglia e ambizione, ma anche controllo per fare le scelte giuste durante la partita”.

“Noi siamo pronti, perché sappiamo cosa fare e sappiamo cosa siamo. Conta cosa siamo noi, non cosa saranno loro”.

Cosa può fare la differenza in una partita di questo tipo?

“Tutto può fare la differenza, i piccoli dettagli possono sempre essere importanti. Noi vogliamo essere la miglior versione di noi stessi e migliorare quanto fatto in passato. Abbiamo una grande squadra, che domani entrerà in campo per fare la partita e portarla dalla nostra parte”.

Il punto del percorso di crescita di Yildiz

“È all’inizio del suo percorso, ha solo 19 anni, è un 2005. Deve ancora imparare tanto, sia dall’allenatore, ma sopratutto dai compagni che ha in squadra, come Manuel che è un esempio. Kenan ha tantissimi esempi positivi attorno a sé e solo guardandosi attorno può migliorare tanto quotidianamente”.

L’obiettivo personale di portare a casa un trofeo

“Voglio vincere come allenatore, per questo ho scelto questa professione. Però non è un’ossessione ora, faccio tutto il possibile per migliorare la squadra e aiutare i giocatori ad entrare in campo nel miglior modo possibile. Sono tranquillo e convinto della nostra forza, sia individuale che collettiva. Sarà una partita bellissima da affrontare, con grande rispetto per l’avversario, ma provando ad essere più forti e andare in finale”.

“Non parlo dei giocatori altrui, parlo solo dei miei. Sicuramente ci sono tanti giocatori forti nel Milan, è evidente, così come nella Juventus ce ne sono tanti. Non vorrei che gli altri parlassero dei miei, sono molto geloso”

Ancora sul cambio allenatore nel Milan

“Già prima avevano un grandissimo allenatore, per cui avevo tantissimo rispetto. L’allenatore nuovo può sicuramente dare una scossa, ma noi siamo pronti a tutto. Conterà solo come siamo noi in campo, siamo noi i protagonisti”.