Milan: Conceicao, parole che sanno di resa

Dopo la sconfitta subita dal Bologna nel recupero di Serie A della nona giornata, l’allenatore del Milan Sergio Conceicao, nel post partita ha chiesto rispetto in generale dalla Serie A, dall’Aia, dai giornalisti e da tutti nel settore, questo il sunto delle sue dichiarazioni.

Le dichiarazioni di Conceicao

Visibilmente frustrato a fine partita l’allenatore portoghese ha tenuto a ricordare il suo passato da allenatore e che non si trova sulla panchina rossonera per caso o per fortuna: “Tutti i giorni a parlare del mio futuro, tante cattiverie. Io non vengo dal nulla, ho eliminato nella mia carriera squadre italiane che erano più forti del Porto. Ma sono tranquillo, se non mi vogliono più, vado via e non chiedo un euro in più“. Parole che rivelano un certo nervosismo e suonano di resauna situazione in cui è lasciato solo da parte della società.

Tutto in discesa

Dopo l’apice della vittoria della Supercoppa Italiana contro l’Inter, il Milan di Conceicao non è mai riuscito a trovare serenità e continuità di risultati. Da lì sono arrivate due sconfitte, una più pesante dell’altra in Champions League: la sconfitta contro la Dinamo Zagabria che ha costretto i rossoneri a disputare il playoff di Champions e appunto il playoff di andata perso contro il Feyenoord che ha compromesso la qualificazione che di fatto poi non è stata raggiunta. Nel mezzo la bella vittoria in Coppa Italia contro la Roma, il pareggio sfortunato nel derby in campionato.

Ma la questione più gravosa sono le continue polemiche dei tifosi nei confronti della società, nei confronti di alcuni giocatori rei di aver abbandonato la nave, nei confronti dello stesso Conceicao che ha fatto delle scelte a volte forti e discutibili. Le parole del tecnico sono sembrate le parole di un allenatore solo, abbandonato dalla società e che è arrivato all’ultima spiaggia, e non sapendo più come raddrizzare la rotta, ha alzato le barricate intorno a se difendendo il proprio operato.