Champions League
Paixao ringrazia Maignan e stende il Milan: adesso la qualificazione è in salita
Basta il goal di Paixao, su papera di Maignan, al Feyenoord per superare Il Milan nel match di andata dei play off per gli ottavi di Champions: vediamo in breve la cronaca e le pagelle dei rossoneri.
Avvio shock per il Milan, che va sotto al 3′ complice la papera di Maignan sul tiro di Paixao, indemoniato nel primo tempo. C’è una sola squadra in campo: il Feyenoord. Disastroso l’approccio al match di Leao, che non azzecca nulla. La squadra messa in campo da Conceiçao è risultata troppo sbilanciata, con difesa e attacco completamente disuniti.
Secondo tempo che è la copia del primo. Il Feyenoord fa la partita e va vicino al raddoppio, il Milan non riesce a reagire alle difficoltà. Paixao ci prova da centrocampo, Joao Felix e Reijnders con delle iniziative personali, ma la prestazione del Milan è molto al di sotto della sufficienza.
Dopo 6′ minuti di recupero, l’arbitro condanna il Milan a una pesante sconfitta, non tanto per il risultato ma per la prestazione della squadra, che non è mai riuscita a reagire dopo lo svantaggio. Conceiçao di certo ha le sue colpe: a San Siro, fra sette giorni, scopriremo il destino dei rossoneri. Vediamo le pagelle del Diavolo.
Feyenoord-Milan: le pagelle dei rossoneri
MILAN (4-2-3-1):
Maignan 4: inizio di partita horror per il francese, che cicca malamente la conclusione di Paixao sul primo palo. Paperona.
Walker 5: lascia calciare con troppa facilità Paixao in occasione del vantaggio del Feyenoord. Paixao lo brucia più volte in velocità: non lo prende mai.
Thiaw 5,5: la novità di formazione di Conceiçao è in balia del Feyenoord. Non compie particolari errori, ma soffre terribilmente la qualità del palleggio olandese dentro l’area di rigore rossonera. (Dal 59′ Tomori 6, non incide particolarmente nel match))
Pavlovic 6: il migliore dei suoi nella prima frazione di gioco. Regge bene le offensive olandesi, porta in conduzione il pallone lontano dalla propria area di rigore. Guadagna una buona punizione nel finale del primo tempo. Miracoloso nel finale su Moussa.
Theo Hernandez 4,5: passivo in avvio di gara sulle scorribande olandesi. Disastroso difensivamente, non migliora la situazione in attacco.
Fofana 5: non riesce a giocare palloni in maniera pulita. subisce lo tsunami biancorosso, senza poter fare chissà cosa tutto da solo. Errori e palle perse banali nel secondo tempo, dove la stanchezza si fa sentire.
Reijnders 5,5: calcia centrale in avvio, prova a dettare ritmo a centrocampo ma i giocatori del Feyenoord non lo lasciano respirare. Impreciso in occasione di alcuni lanci in profondità. E’ suo l’unico tiro del Milan nel secondo tempo.
Pulisic 5,5: l’unico, ma non basta. Corre per tutto il campo alla ricerca di uno spazio , spazio che i suoi compagni non vedono. Alla fine però risulta inefficace e spaesato (Dal 59′ Chukwueze 5,5, prova a portare freschezza ma il più delle volte è impreciso)
Joao Felix 5: si rende più protagonista per battibeccare con Wellenreuther che per giocate utili alla causa rossonera. Cala e sparisce piano piano nel secondo tempo. Nel finale si libera bene per calciare, ma il suo tiro viene parato facilmente.
Leao 4: perde tutti i contrasti sulle seconde palle. La Theao completamente disinnescata nel primo tempo. Sbaglia tutte le scelte in zona offensiva e rischia di perdere numerosi palloni con passaggi approssimativi. Nel finale di primo tempo ha un paio di buone occasioni per rifarsi, ma in entrambi i casi viene contrastato dalla difesa del Feyenoord. Mette la ciliegina sul suo pessimo primo tempo facendosi scippare il pallone su un uno contro uno con Wellenreuther. (82′ Camarda sv)
Gimenez 5: ingabbiato bene dai suoi ex compagni. Gioca la carta “velo” in un paio di occasioni ma è poco efficace. Sicuramente sente e non poco questa partita, molto strana per il messicano. Alla fine viene sostituito tra gli applausi del pubblico che per tempo lo ha coccolato. (82′ Abraham sv)
All. Conceiçao 4: squadra di pregevole fattura sulla carta, da play station nella realtà. Manca gravemente l’equilibrio. Scelta troppo azzardata dove i dettagli fanno la differenza. Grave il fatto di non aver trasmesso la carica alla squadra per reagire dopo lo svantaggio. Avendo lanciato le “stelle” nella formazione titolare, non ha i cambi giusti per rimettere in piedi la partita. Rimandato alla prossima settimana: a San Siro dovrà decisamente cambiare strategia.
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