Calcio
Alvaro Morata: “Ho lasciato il Milan perché…”
Alvaro Morata si racconta in un’intervista e svela il motivo dell’addio al Milan
Alvaro Morata ha parlato dei recenti avvenimenti rispetto alla sua carriera in un’intervista al quotidiano spagnolo “Marca”.
L’ex attaccante di Milan e Juventus ha ritrovato la serenità perduta una volta approdato a Istanbul, vestendo la maglia del Galatasaray.
In una lunga intervista Morata ha rivelato il motivo dell’addio a gennaio al Milan, ma anche il motivo che lo aveva spinto a lasciare Madrid per tornare in Italia.
L’addio all’Atletico e la scelta di approdare al Milan
“In quel momento era quello che il mio corpo e la mia testa mi chiedevano. A volte si prendono decisioni nei momenti opportuni, giuste o sbagliate che siano, ma alla fine, se guardo indietro, mi rendo conto che i tifosi avevano iniziato, in un certo senso, a capirmi. Dopo l’Europeo, la gente in Spagna non mi vedeva più nello stesso modo, ma le decisioni vanno prese. Sono andato al Milan per il mister (Fonseca), che mi aveva dimostrato di volermi molto, ma dopo qualche mese, un progetto che sembrava una cosa si trasforma in un’altra, per via del calcio stesso. Alla fine, non ero più così a mio agio, perché ero andato lì per stare con Fonseca”.
Sull’addio ai rossoneri dopo solo sei mesi:
“Sono le circostanze del calcio. Alla fine, ognuno deve pensare a sé stesso. È facile giudicare, ma se tutto andrà bene, la prossima stagione giocherò la Champions League, ed è qualcosa di importante per me. Volevo continuare a competere al massimo livello europeo, cosa non semplice”.
La sofferenza di Morata
Il calcio fa ancora divertire Morata?
Sì, mi diverte. A volte un po’ meno. È un lavoro e con il passare degli anni diventa difficile comprendere certe cose. In alcune occasioni ho sofferto più del dovuto per colpa mia. Con il tempo ho capito che non posso combattere contro certe situazioni che non dipendono da me. Voglio essere felice e godermi gli ultimi anni della mia carriera nel miglior modo possibile”.
La felicità ritrovata in Turchia
Alvaro Morata ha parlato anche della passione per il calcio in Turchia: “Sì, si sente moltissimo. Ovunque tu vada, in ogni ristorante, ti fanno capire per quale squadra tifano, ma sempre con grande educazione, con battute, ma con tanto rispetto. Negredo, Guti, Riera, Juan Mata mi avevano parlato meravigliosamente della Turchia, ma finché non sei qui e non lo vivi in prima persona… La verità è che sono molto felice”.
Poi ha aggiunto: “Ho trovato un posto dove mi stanno trattando in modo speciale, con tanto affetto e tanto amore, e sono molto felice con la gente. Tutti mi avevano detto che i turchi sono meravigliosi, ma finché non arrivi qui e lo vivi di persona, non te ne rendi davvero conto. Ti darebbero tutto ciò che hanno. Spesso, e non è affatto una critica ad altri luoghi, qui posso muovermi più tranquillamente che in altre città d’Europa. Ho pace e serenità”.
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