Raspadori per sostituire Neres: Conte sempre più convinto dall’azzurro

La notizia dello stop di 40 giorni di Neres ha aperto una voragine nel cuore di tutti i tifosi napoletani, ormai abituati alle discese sulla fascia del brasiliano. Conte non ha ancora cominciato a provare sul campo le soluzioni alternative al numero 7, ma l’ipotesi che Raspadori possa cominciare dal 1′ Lazio-Napoli è fondata. Da capire lo schieramento di Jack: se da ala sinistra nel 4-3- 3 o da seconda punta a sostegno di Lukaku virando verso la difesa a tre. Più difficile l’impiego di Ngonge, da escludere Okafor. Invece, in difesa dovrebbe tornare dall’inizio Alessandro Buongiorno per ridare solidità e qualità ad un reparto in difficoltà nelle ultime uscite.

La forza della reazione

Il tecnico leccese, in vista della trasferta dell’Olimpico, dovrà risolvere i numerosi problemi tecnico-tattici che affliggono il Napoli in questo periodo. Olivera e Spinazzola sono out così come Neres. Praticamente tutta la catena di sinistra sarà indisponibile per la terza sfida stagionale contro la Lazio. Baroni, infatti, è l’unico ad aver battuto Conte per due volte in questa stagione. Nonostante i tanti problemi, il gruppo di Conte è capace di rialzarsi, di reagire, di ritrovare forze inaspettate scavando nell’anima di una squadra forgiata nel fuoco dei sacrifici e della tenacia. È già accaduto in passato: dopo l’ultima sconfitta in campionato, proprio con la Lazio al Maradona, gli azzurri hanno messo in fila sette vittorie e due pareggi.

La formazione

Quindi, come già anticipato in precedenza, Raspadori sarà la prima soluzione offensiva, nel 4-3-3 o nel 3-4-2-1: non è titolare in campionato dal 31 agosto contro il Parma e per il momento l’unico gol è quello al Venezia. Da capire come Conte intenderà completare l’assemblaggio della difesa, nel caso del rilancio di Buongiorno dal primo minuto. Juan Jesus, che l’ha sostituito egregiamente al netto della collaborazione (meno grave) con Mazzocchi al mega
pasticcio che ha regalato il pari all’Udinese, potrebbe anche essere dirottato a sinistra. Così da
rafforzare la marcatura su una corsia che la Lazio sa sfruttare molto bene con Isaksen, come
da scena clou della partita d’andata. L’ultima parola, come sempre, spetterà a Conte.