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Ottavi Champions League: avanti le inglesi, al Barça basta un tempo: Lewandowski sfiderà il suo passato

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Champions League ottavi di finale
Pallone Champions League 2024-2025 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

I match di ritorno degli ottavi di Champions League hanno regalato emozioni e spettacolo. Il Barcellona vola ai quarti nel segno di Raphinha, dove troverà il Borussia Dortmund, che ha battuto in rimonta il Lille. Si preannuncia una bellissima sfida, che sentirà particolarmente Lewandowski, visto il suo passato con la maglia del Dortmund. Ai quarti va anche il Bayern Monaco, che strapazza il Leverkusen nel derby tedesco di Champions. I bavaresi affronteranno l’Inter, che ha superato il Feyenoord senza grosse difficoltà.

Show del PSG ad Anfield: i parigini, sconfitti all’andata 1-0 in maniera beffarda, superano il turno in casa dei Reds grazie a Gigio Donnarumma, protagonista assoluto nella lotteria dei rigori. Gli uomini di Luis Hernique affronteranno l’Aston Villa, sul velluto in casa contro il Brugge. Gli inglesi tornano a disputare un quarto di finale dopo oltre 40 anni, l’ultima volta fu nel 1982, anno in cui i Villans vinsero la competizione. Infine c’è l’Arsenal, che si rilassa all’Emirates con la qualificazione in pugno visto il 7-1 dell’andata. Gli inglesi, che hanno pareggiato 2-2, sfideranno il Real Madrid, reduce dalla vittoria ai rigore nel derby spagnolo con l’Atletico. Vediamo nel dettaglio la cronaca dei match.

Ottavi Champions League: i verdetti dei match di ritorno

Raphinha show e Barça ai quarti

I blaugrana volano ai quarti di finale dopo aver battuto 3-1 il Benfica in casa. La squadra di Flick, forte dell’1-0 in terra portoghese, parte subito forte e la sblocca con il solito Raphinha, che appoggia in rete dopo la giocata da fuoriclasse di Yamal. Nonostante la doccia fredda, il Benfica ha la forza di reagire e pareggia i conti al 12′: colpo di testa di Otamendi da calcio d’angolo, sul quale Szczesny non riesce a respingere. Al 26′ si mette in proprio Yamal, che dopo l’assist trova un sinistro a giro illegale da fuori area: 2-1 per il Barça grazie al suo fenomeno.

Gli spagnoli chiudono il discorso qualificazione sul finire del primo tempo, ancora con Raphinha, che chiude perfettamente il contropiede blaugrana. Il brasiliano, protagonista assoluto della qualificazione, calcia rasoterra un pallone servito da Baldé, che non lascia scampo a Trubin. Dopo un secondo tempo comunque divertente il Barça avanza, mentre il Benfica è eliminato.

Derby tedesco senza storia

Il Bayern Monaco si qualifica ai quarti di finale vincendo, dopo il match d’andata per 3-0, anche il ritorno alla BayArena con un secco 2-0. I bavaresi sfiorano più volte il vantaggio nella prima frazione di gioco, ma riescono a sbloccarla solo nel secondo tempo con il decimo goal in questa Champions di Kane, che appoggia in rete da pochi passi sugli sviluppi di un calcio di punizione. Al 70′ il Bayern raddoppia: assist di Kane che di prima pesca Davies, salissimo in area, il quale al volo batte Hradecky per la seconda volta. Nel finale doppio palo per Musiala: sfortunatissimo il giovane talento tedesco. Con un 5-0 totale tra andata e ritorno il Bayern si guadagna l’accesso ai quarti di finale, dove incontrerà l’Inter.

L’Inter non sbaglia a San Siro

I nerazzurri, dopo aver vinto l’andata in Olanda per 2-0, vincono 2-1 davanti al proprio pubblico e superano il turno. La squadra di Inzaghi parte forte e sblocca subito il match grazie ad un gran goal di Thuram. Partita subito in discesa per i nerazzurri, che sfiorano la rete del raddoppio con Taremi. Tuttavia, pareggia il Feyenoord al 39′ grazie al rigore di Moder, assegnato dopo un check del Var. L’Inter non si abbatte e continua a creare occasioni nel secondo tempo.

Al 48′ c’è il calcio di rigore per l’Inter, conquistato da Taremi e realizzato da Calhanoglu. Più volte l’Inter va vicina al terzo goal, ma la difesa del Feyenoord tiene bene botta. Da segnalare un altro calcio di rigore tolto dal Var, a seguito del quale Thuram è stato ammonito per simulazione. Nel finale il francese colpisce pure la traversa. Con il totale di 4-1 l’Inter avanza ai quarti, dove affronterà il Bayern Monaco

Il Psg vola ai quarti sulle ali di Donnarumma

Impresa dei parigini che ribaltano l’1-0 dei Reds al Parco dei Principi vincendo la lotteria dei rigori grazie ad un super Gigio Donnarumma. Il Liverpool parte subito forte con Salah, ma è il Psg ha segnare, complice un pasticcio difensivo degli inglesi. Dembelé sfrutta un’indecisione di Konaté e appoggia in rete a porta praticamente spalancata. I francesi prendono fiducia e vanno più volte vicini al goal della qualificazione, non trovandolo però.

Il Liverpool prova a cercare il goal del pareggio che varrebbe la qualificazione nel secondo tempo, ma il palo, in due occasioni, nega questa gioia ai Reds. Nei supplementari entrambe le squadre ci provano, ma senza successo: si va ai rigori. Donnarumma para su Nuñez e Jones e insieme a Desiré Doué, che realizza l’ultimo rigore, portano il PSG ai quarti di finale. Il Liverpool, una delle favorite di questa Champions, viene eliminato. La regina è morta.

Il Borussia rimonta il Lille

Il Dortmund vola ai quarti grazie alla rimonta dello Stare du Hainaut. I francesi partono subito forte, con la rete di David che sblocca il risultato, ma è clamorosa la papera di Kobel. Cabello sfiora il raddoppio, mentre per il Dortmund è clamorosa la chance per Gross, il cui tiro viene salvato sulla linea da Ribeiro. Il Borussia cresce piano piano e al 54′ pareggia i conti con il calcio di rigore di Emre Can. I tedeschi insistono e trovano la rete della qualificazione che Beier. Gran lavoro di Reyerson che dà un cioccolatino all’esterno tedesco, il quale la mette all’angolino alla sinistra di Chevalier. Il Lille ci prova soprattuto con la girata di David, non particolarmente pericolosa. Ai quarti va il Dortmund: Lille fuori dalla Champions dopo l’ottimo percorso.

Rudiger (e il Var) qualificano il Real Madrid

Il derby spagnolo se lo aggiudicano i galactìcos, che superano l’Atletico ai calci di rigore. In ogni caso, inizio super dei colchoneros, che passano in vantaggio dopo appena un minuto con il tap in ravvicinato di Gallagher. L’Atletico è uno spettacolo nel primo tempo e va più volte vicino al raddoppio. Il Real deve ringraziare più volte un super Courtois, ex della sfida. Dopo una fase bloccata del match al 69′ c’è l’episodio chiave del match: numero delizioso di Mbappé che con una doppia sterzata da fenomeno si guadagna il penalty della qualificazione. Sul dischetto va Vinicius, che intimorito dal Metropolitano calcia in curva: si resta 1-0 e qualificazione ancora tutta da decidere.

Dopo un secondo tempo ricco di emozioni e tempi supplementari dove ha governato l’equilibrio, le squadre si giocano la qualificazione ai quarti dal dischetto. Qua succede l’inverosimile: Julian Alvarez segna il rigore, ma l’arbitro, su segnalazione del Var, lo annulla in quanto l’argentino tocca due volte la sfera con il piede di richiamo. Per il Real sbaglia Vasquez, mentre per l’Atletico l’errore decisivo è di Llorente, che centra in pieno la traversa. Rudiger, proprio come nella passata stagione contro il City, ha il pallone della qualificazione. Il tedesco calcia, Oblak intuisce ma non basta: i blancos volano ai quarti dove incontreranno l’Arsenal.

L’Arsenal si diverte all’Emirates

Dopo il 7-1 dell’andata l’Arsenal gioca di base un’amichevole contro il PSV, arrivato a Londra per uscire dalla Champions a testa alta. I Gunners la sbloccano con Zinchenko nel primo tempo, ma gli olandesi pareggiano subito con il bel tiro a giro di Perisic. Rice riporta avanti l’Arsenal con un colpo di testa al 39′. Bella partita all’Emirates in cui il PSV, ormai eliminato, non ha nulla da perdere. Gli olandesi la pareggiano nel secondo tempo grazie alla rete di Driouech in contropiede. Nonostante una buona prestazione degli uomini di Bosz è l’Arsenal a volare ai quarti, dove incontrerà il Real Madrid.

Aston Villa ai quarti dopo 40 anni

Gli inglesi strappano il pass per i quarti battendo il Bruges con un secco 3-0. Al 16′ la svolta del match: il Brugge resta in dieci per il fallo da ultimo uomo di Sabbe. L’inferiorità numerica spalanca la qualificazione ai padroni di casa, già forti del 3-1 dell’andata. I Villans costruiscono occasione dopo occasione e alla fine la sbloccano in avvio di secondo tempo con la girata del subentrato Asensio.

il Club Brugge non c’è, così l’Aston Villa raddoppia con Maatsen, che appoggia in porta un pallone facile facile. Uno scatenato Asensio firma la doppietta personale, che porta gli inglesi sul 3-0. L’uomo in meno, con il Brugge stanco, rappresenta un fattore decisivo che condanna i belgi all’eliminazione. Hayen avrà più di un semplice rimpianto vista l’andata, in cui il suo Brugge nel giro di 5′ minuti ha compromesso gravemente la qualificazione, con due reti di fatto regalate alla squadra di Emery. Gli inglesi tornano a disputare un quarto di finale dopo oltre 40 anni.




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