Interviste Esclusive
Intervista esclusiva a Domenico Germinale: “l’Inter società che valuta il lato umano, e su Atalanta-Inter…”
Quest’oggi abbiamo avuto l’onore di intervistare Domenico Germinale, ex calciatore dell’Inter che ha disputato le giovanili con la squadra meneghina dal 2001, esordendo in prima squadra nella stagione 2005/2006 allo stadio “Sant’Elia” nell’ultima giornata di campionato contro il Cagliari. Andiamo a vedere le parole di Domenico Germinale.
Che emozione è stata respirare l’ambiente Inter
“Io ho la fortuna di stare nel mondo Inter fin da quando avevo 13 anni, è stata un’esperienza molto bella, molto positiva, Milano è stata la mia casa nell’adolescenza. Vivevo ogni giorno quelle sensazioni e quei colori, è stato un percorso formativo che ha determinato il mio carattere. Ho avuto la possibilità di conoscere tantissime persone, di avere tanto spirito di adattamento, vedere chi ce l’ha fatta e chi no nell’ambito sportivo. Il sistema Inter ha un sentimento un po’ diverso rispetto alle altre società. L’Inter è una società molto meritocratica che valuta molto il lavoro umano.”
Come è stato esordire in Serie A
“Io ho avuto la fortuna già da quando avevo 16 anni che l’Inter in estate mi ha chiamato per il trofeo Tim. Quel trofeo estivo lo vincemmo ai rigori dove noi ragazzi abbiamo tirato i rigori e il mister Mancini ci ha fatto esordire. L’esordio in Serie A è stata solo la parte finale, è stata una soddisfazione portare mio padre alla partita. Stare in quel sistema Inter a quell’età la è un’apoteosi di gioia ed emozioni.”
Com’è stato allenarsi con grandi campioni come Veron
“Allenarsi con loro è stato particolare. Quando si arriva in una squadra con giocatori di questo livello, per loro qualsiasi particolare può essere determinante. Veron aveva un calcio di un’eleganza ed una delicatezza incredibile, aveva una sicurezza ed una certezza pazzesca. Prima ai miei tempi c’erano più calciatori con un talento puro, adesso invece ci sono molti talenti costruiti. C’era un calcio più diverso, un po’ più geniale. Ho visto tanti caratteri come quello di Materazzi, impulsivo ed allo stesso tempo Samuel che nel campo sembrava molto meno irruente di Materazzi ma quando arrivavo a casa mi accorgevo che avevo i lividi, molto spigoloso. La cosa più bella che mi è successa è stata che mi sono reso conto che per restare costante in quel mondo lì serva qualcosa di stratosferico, si devono avere delle qualità. Pandev aveva ad esempi delle qualità tecniche enormi. Una cosa che questi campioni mi hanno trasmesso è stata la mentalità, il modo di allenarsi, la costanza nel farlo, nel ripetere il gesto. Loro facevano molto molto bene le cose semplici e non sbagliavano mai, le cose giuste nel momento giusto. Bonucci era un ragazzo che aveva molta personalità, quasi strafottente.”
Su Mancini
“Mancini è stato un precursore nella scelta di valutare i giovani. Io devo solo ringraziarlo poiché mi ha insegnato tante cose, è stato un allenatore elegante, trasmetteva serenità, era veramente educato. Mancini ha fatto esordire tantissimi giovani nel suo percorso all’Inter, ha avuto coraggio ed ha cambiato il sistema. L’Inter è un club che non trascura la parte sentimentale dello sport.”
Cosa si aspetta dalla partita di domenica contro l’Atalanta”
“Io l’Inter la vedo volentieri perché sono stato tifoso. Siamo in un momento delicato della stagione poiché l’Inter è mentalmente attiva su tutti i fronti. Secondo me è un momento dove chi ha giocato meno deve essere determinato. L’Atalanta prima di vincere allo “Juventus stadium” aveva steccato un po’ di partite. L’Inter ha risposto con forza a Napoli anche se non è riuscita a portarla a casa. La squadra di Inzaghi difficilmente prepara le partite sugli avversari, è una squadra che negli anni ha preso un’identità forte, ha personalità di giocare in avanti, lavora bene chiudendo gli spazi nella fase difensive. L’Inter non cambierà il suo modo di giocare e credo che andrà lì per vincere la partita. Si tratta di una sfida molto difficile e delicata perché perdere potrebbe riaprire dei palcoscenici enormi ma vincere una partita del genere potrebbe aiutarti mentalmente per la rincorsa al sogno.”
L’Inter può arrivare in fondo a tutte le tre competizioni?
“Partiamo dalla coppa Italia, quest’anno i derby non sono andati benissimo, ma l’Inter ha una grande opportunità per riscattarsi. Sono partite secche diverse da quelle del campionato, non è facile ripetersi sempre. In Champions l’Inter secondo me è più cinica rispetto al Bayern anche se loro hanno una qualità enorme. Io una finale la rivedrei volentieri. Il campionato non so, non mi sento molto tranquilli, ci sono delle fasi storiche in cui cui può capitare qualche sconfita in più. Vedo l’Inter che è sempre lì a giocarsela a differenza di qualche anno fa, è bello vedere i neroazzurri lottare con una delle squadre migliori che ha avuto l’Inter nella sua storia anche con molti ragazzi italiani. Diciamo che rispetto a qualcun altro con l’Inter ci divertiremo e vedremo qualche partita in più.”
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