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Atletica leggera

Europei Indoor 2025, l’Italia conquista tre ori e il secondo posto nel medagliere

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2025 European Athletics Indoor Championships | 6-9 March 2025, Apeldoorn (NED), Omnisport Stadium | Photo: Francesca Grana/FIDAL
Patrizia van der Weken (sx), Zaynab Dosso, Mujinga Kambundji (dx) | 2025 Europei Indoor 2025, Apeldoorn (NED) | Photo: Francesca Grana/FIDAL

Gli Europei Indoor di Apeldoorn si chiudono con un bilancio più che positivo per l’Italia, che con tre medaglie d’oro, un argento e due bronzi conquista il secondo posto nel medagliere, pareggiando il miglior piazzamento di sempre, ottenuto nel 2007 a Birmingham. Con un totale di sei medaglie, gli azzurri si piazzano alle spalle dei Paesi Bassi, che con sette ori e due argenti trionfa nel medagliere, con la Norvegia che completa il podio (3-1-1).

La voce grossa in casa Italia l’ha fatta il settore dei salti che ha portato a casa ben 5 delle 6 medaglie totali, dimostrando una vivacità notevole, oltre ovviamente un altissimo grado di competitività. Se qualche Big ha deluso, due nomi su tutti: Simonelli e Fabbri (ma non è che Weir e Ponzio abbiamo fatto molto meglio, nda), con il primo a corto di condizione e il secondo, con tutto il settore lanci, a cui ancora non si capisce cosa sia accaduto la notte prima della gara, ci sono tanti volti nuovi e tante conferme. Da Furlani a Dosso, passando per Iapichino, Diaz e gli altri protagonisti, l’Italia si è confermata una potenza emergente nel panorama atletico internazionale.

Mattia Furlani conquista l’argento nel lungo

Mattia Furlani (Photo: Francesca Grana/Fidal)

Il giovane Mattia Furlani ha regalato all’Italia la prima medaglia agli Europei Indoor di Apeldoorn, conquistando l’argento nel salto in lungo con una misura di 8,12 metri. Una medaglia, che lascia un po’ di amaro in bocca viste le premesse, ma che gli consente di aggiungere un altro podio alla sua già ricca carriera internazionale, nonostante i soli vent’anni. La gara è stata un emozionante duello all’ultimo centimetro, con il bulgaro Bozhidar Saraboyukov che ha ottenuto l’oro con 8,13, grazie a un salto decisivo nell’ultimo turno. Furlani, che per tutta la gara ha litigato con l’asse di battuta, ha trovato il suo miglior salto al quinto turno (8,12) pareggiando la misura dello spagnolo Lester Lescay, ma precedendolo in classifica grazie alla seconda migliore misura

Larissa Iapichino regina del lungo

Larissa Iapichino | Photo: Francesca Grana/FIDAL

Nel lungo femminile, Larissa Iapichino, dopo tante vittorie nelle categorie giovanili, ha trovato la prima medaglia “da grande”, conquistando il titolo europeo con un salto di 6,94 metri, a soli tre centimetri dal suo primato personale. La 22enne fiorentina, già argento a Istanbul e nelle competizioni all’aperto, ha dato prova di una grande maturità, riuscendo a gestire la tensione e a fare il salto decisivo al terzo tentativo. Il podio è stato completato dalla svizzera Annik Kalin (6,90) e dalla tedesca Malaika Mihambo (6,88).

Diaz e Dellavalle incantano nel salto triplo

Andrea Dallavalle e Andy Diaz | Photo: Francesca Grana/FIDAL

Nel salto triplo, gli azzurri hanno dato spettacolo. Andy Diaz ha conquistato la medaglia d’oro atterrando a 17,71 metri e migliorando la sua prestazione mondiale stagionale. La misura conferma la statura internazionale di Diaz , e riporta l’Italia all’oro a distanza di 12 anni dalla vittoria di Daniele Greco (Goteborg 2013) e di 16 anni da quella del suo allenatore Fabrizio Donato (Torino 2009).

Andrea Dallavalle ha completato la festa italiana con il bronzo, saltando 17,19 metri, a conferma di un ritorno in grande forma dopo il secondo posto europeo all’aperto di tre anni fa. Il tedesco Max Hess ha chiuso la gara sul secondo gradino del podio con la misura di 17,43.

In assenza di Tamberi e Sottile ci pensa Matteo Sioli: bronzo nell’alto a soli 19 anni

Matteo Sioli | Photo: Francesca Grana/FIDAL

Un’altra giovane promessa dell’atletica azzurra, Matteo Sioli, ha ottenuto a soli 19 anni un fantastico bronzo nel salto in alto, con una misura di 2,29 metri. Il talento milanese ha dimostrato grande determinazione, superando il suo personale e confermando la sua crescita esponenziale. La medaglia d’oro è andata all’ucraino Oleh Doroshchuk, che ha saltato 2,34 metri.

Zaynab Dosso fa la storia nei 60 metri

Zaynab Dosso
Zaynab Dosso (sx)

Nell’ultima giornata di gare è arrivato una delle medaglie più belle. Zaynab Dosso ha scritto una pagina di storia dell’atletica italiana, conquistando l’oro nei 60 metri con il tempo di 7.01, nuovo record italiano e miglior crono mondiale stagionale. La velocista emiliana ha battuto la svizzera campionessa uscente Mujinga Kambundji (7.02) e la lussemburghese Patrizia van der Weken (7.06), regalando all’Italia la prima medaglia d’oro europea assoluta nei 60 metri femminili.





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