Elkann, Tudor e… Motta: l’atmosfera all’Allianz Stadium per Juventus-Genoa

L’atmosfera diversa lo si è vista già fuori dall’Alliaz Stadium: bella giornata primaverile, lunghe file per entrare allo Stadium, bambini e famiglie pronte a tifare Juventus. Sono state due settimane complicatissime in casa bianconera, la sconfitta di Firenze ha portato all’esonero di Thiago Motta con il conseguente arrivo in panchina di Igor Tudor. Grazie a lui cambia l’ambiente, dentro e fuori lo stadio. Già ieri il gruppo di tifoseria organizzato ha dato il bentornato a Tudor al JHotel, mentre oggi la Curva Sud è tornata a cantare ed incitare i loro beniamini in Juventus-Genoa.

Elkann, i cori della Nord e la contestazione alla società in Juventus-Genoa

Fin dal primo istante che la Juventus ha messo piede in campo si è respirata un’aria diversa, una boccata d’ossigeno di cui aveva bisogno tutto l’ambiente. Igor Tudor accompagna la squadra ad allenarsi sotto la Curva Sud, applaudendo e contraccambiando l’affetto che gli arriva dai tifosi. In tribuna c’è anche John Elkann, come sinonimo di vicinanza al nuovo allenatore della sua Juventus. Nella giornata di ieri, lo stesso Elkann aveva dato il via libera all’anticipo di 15 milioni di euro per un aumento di capitale al termine della stagione, dopo l’esonero di Thiago Motta ed in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions League i milioni saranno al massimo 110.

Dopo 15 minuti di silenzio la Curva Nord entra in gioco a gamba tesa contro la società cantando “la Juventus siamo noi! Rispettate i nostri colori!”. La polemica dura solo una manciata di minuti, poi l’attenzione si sposta ad incitare la squadra omaggiando più volte Tudor anche con uno striscione “Bentornato a casa Igor Tudor”. Dal settore ospiti invece si è intonato il coro: “Thiago Motta uno di noi”.