Lukaku: “Sapevo di venire a Napoli, grato a Conte. Mourinho un vincente”

L’attaccante del Napoli, ed ex Inter, Roma, Chelsea, Manchester United e chi più ne ha più ne metta, Romelu Lukaku ha rilasciato un’interessante intervista al Corriere dello Sport

L’intervista di Lukaku al Corriere dello Sport

ITALIA: “Qui in Italia la preparazione della partita è molto più importante che da altre parti. E questo rende tutto molto più interessante…Prima di conoscere Conte odiavo giocare spalle alla porta. Al Chelsea fu molto chiaro: “Se non migliori questo aspetto non puoi giocare con me“. Lo devo ringraziare perché un mio punto debole si è trasformato in una qualità”

NAPOLI: “L’estate scorsa sapevo che sarei venuto a Napoli. Il club ti dice che non ti vuole più e decide quando e spesso anche dove finirai. Ma se sei tu a volertene andare e per ragioni serie non puoi farlo“

MOURINHO: “José è un vincente, non è successo niente tra noi a Roma. Qualcosa è accaduto tra lui e non so chi e non volevo mettermi in mezzo. Di José non parlerò mai male. Alla Roma non aveva una squadra top, ma è andato fino in fondo. Gli auguro sempre il meglio, anche in Turchia sta facendo cose fantastiche“

IL PESO: “In Inghilterra avevano una percezione sbagliata. Per loro ero lazy, pigro. Io non ho mai reagito agli attacchi. Parlo pochissimo. Sono uno che fa il suo lavoro e poi va a casa dai figli. In Italia il giudizio su di me è che sono un lavoratore. Oggi sto meglio di quando giocavo all’Inter“

INTER: “Non ho mai odiato l’Inter, mai. Se qualcuno ha parlato, soprattutto in quel periodo, quel qualcuno non ero io. Lautaro è un ottimo giocatore e un ottimo ragazzo, meritato tutto ciò che di bello gli sta capitando. Ha lavorato tanto per questo. Non l’ho più sentito”

NAZIONALE: “Con Rudi Garcia (nuovo ct del Belgio) ho parlato solo una volta per mezz’ora e mi ha spiegato a grandi linee cosa intende fare. Non ho mai pensato di lasciare la nazionale dove si sta affacciando una nuova generazione“

FUTURO: “Non farò l’allenatore. Chiuderò all’Anderlecht, l’ho promesso a mio figlio che gioca lì“