Perché Igli Tare è in pole per diventare il nuovo DS del Milan

Il campo rispecchia quasi sempre ciò che è lo spogliatoio, la dirigenza. E il Milan visto ieri sera contro la Lazio riassume perfettamente la stagione dei rossoneri: il caos di Conceicao con le scelte di campo, i tifosi che hanno abbandonato la squadra e invitano la proprietà alla cessione del club. Un disastro annunciato, insomma. La partita più importante stagionale (la qualificazione alla prossima Champions) è ormai persa, mentre in questi giorni ce ne sarà un’altra più decisiva: tra Paratici e Tare, chi sceglierà il nuovo DS del Milan?

Tare sfida Paratici come nuovo DS del Milan. Sullo sfondo Modesto, accantonato

La battaglia interna sulla scelta del nuovo Direttore Sportivo equivale a stabilire chi avrà in mano il Milan del futuro: Ibrahimovic contro Furlani. Zlatan – braccio destro di Gerry Cardinale – non vuole più perdere tempo dopo le scelte errate prese da altri la scorsa estate, infatti lui ha spinto per tante settimane Antonio Conte come senza trovare l’unanime consenso. Ibra ha già incontrato Igli Tare e Fabio Paratici a Londra, mettendo in disparte i pareri di Geoffrey Moncada, attuale uomo mercato, e Giorgio Furlani, uomo delle finanze, contando sull’appoggio totale di Gerry Cardinale. Con l’ex dirigente della Lazio già c’è un accordo di massima, per questo motivo al momento è in pole. Paratici invece ha messo dei paletti importanti sul suo eventuale nuovo operato: su tutti nessuna interferenza sui suoi collaboratori e la libertà di scelte sul mercato.

Tornando alla “guerra di potere”, sia Moncada che Furlani sono stati messi in secondo piano su questa importante scelta: avalleranno il nome di Igli Tare dopo esser stati scalcati da Ibra? Il loro nome nelle scorse settimane era Francoise Modesto che ha lavorato anche a Monza, a cui avrebbero affidato l’area scouting. Ieri sera Giorgio Furlani ha parlato ai microfoni di DAZN: “Tutte le decisioni passano da me e ancora nessuna è stata presa sul direttore sportivo”.

La stagione del Milan è più che fallimentare, è tempo già di pensare al futuro però. I tifosi chiedono la cessione della proprietà, in dirigenza c’è una lotta per il potere decisionale: di chi sarà il Milan? E in tutto questo, Sergio Conceicao è sempre più solo.