Conference League
Palladino: “I risultati non sono quelli che speravamo, ora conta il futuro della squadra”

Quest’oggi l’allenatore della Fiorentina Raffaele Palladino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di ritorno degli ottavi di finale di Conference League. La Fiorentina è costretta a rimontare la sconfitta di settimana scorsa ad Atene contro il Panathinaikos Andiamo a vedere le parole di Palladino in conferenza stampa.
Quanta pressione sente? E come la collega alle poche presenze attese domani al Franchi?
“L’attesa è stata importante, sappiamo quanto conti questa partita per noi, la società, per i tifosi e tutto l’ambiente. Non vediamo l’ora di scendere in campo, dobbiamo approcciarla come una finale. Sono sicuro che lo stadio ci aiuterà, abbiamo bisogno di loro: sono stati la nostra carica, l’energia e la forza e saranno fondamentali per passare il turno”.
Sugli ultimi risultati negativi
“I risultati non sono quelli che speravamo, è sotto gli occhi di tutti. I dati parlano chiaro: negli ultimi due mesi abbiamo avuto difficoltà. Anche per gli infortuni, che non è una scusante o un alibi. Possiamo fare di più. Però io domenica dopo la partita ho detto ciò che ho sentito e percepito durante la gara. Nel primo tempo siamo stati in gara contro una squadra forte come il Napoli, che mette sotto tanti. Un buon primo tempo, con degli errori. E nel secondo abbiamo avuto coraggio e personalità, mettendo in difficoltà il Napoli. Mi aspettavo anche un calo fisico avendo giocato giovedì e non c’è stato. Per quello ho detto che la squadra mi è piaciuta, vedo crescita. E da tre giorni ho la rosa quasi al completo, escluso Colpani, questo è molto importante”.
Chi gioca in porta?
“Vedrete domani dalla formazione chi gioca in porta. Sull’altra domanda: ho tutti a disposizione e sono contento, per me è fondamentale.
Su chi schierare in attacco
Davanti ho Kean, Zaniolo, Beltran, Gudmundsson… I centrocampisti stanno bene e hanno bisogno di continuità. Domani abbiamo il dovere di affrontare la partita con grande energia, coraggio e spirito. Siamo in casa e l’obiettivo è passare il turno: abbiamo le qualità e la mentalità per farlo. Lo vedo e lo percepisco, anche in allenamento”.
Sulla Conference League
“Noi intanto domani dobbiamo dedicare il 101% all’obiettivo di passare il turno. In campionato ci sono ancora tanti punti a disposizione, vogliamo e dobbiamo essere sempre ambiziosi e portare più in alto possibile la Fiorentina. Non guardiamo solo qualche mese, ma solo il percorso complessivo. Non spostiamo l’attenzione sul campionato, ci penseremo da venerdì, ora c’è la Conference”.
Sente di aver sbagliato qualcosa?
“Assolutamente, di errori ne commetto ogni giorno e credo sia normale. Sono qui per crescere e migliorare e per portare la Fiorentina più in alto possibile. Sto cercando di fare del mio meglio, sono sempre presente al Viola Park: do il massimo per i ragazzi e lo stesso vale per loro. I risultati non sono soddisfacenti e lo capisco ma domani può essere la svolta di questo periodo. Sono quelle partite che se fai giusto e passi il turno, ti danno slancio. Cerchiamo questo”.
Sul futuro
“Il futuro mio non è importante in questo momento, lo è quello della Fiorentina. Anzi, presente e futuro. Non quello di Palladino, della Fiorentina. Devo pensare solo al bene e all’amore della Fiorentina, massima concentrazione su squadra, società e ciò che c’è da fare. Gli allenatori sono giudicati in base ai risultati, è il nostro mestiere. Ma ora il mio futuro non conta niente”.
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