Nazionale
Rudi Voeller: “Italia-Germania partita leggendaria”

L’ex attaccante giallorosso, Rudi Voeller, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport in vista della sfida di Nations League tra Italia e Germania. Rudi Voeller, 64 anni, ora è direttore delle nazionali tedesche, da giocatore all’Olimpico ha giocato per cinque stagioni con la Roma (’87-92); ha vinto la Coppa del Mondo con la Germania (’90) e ha sposato una ragazza romana, Sabrina.
L’intervista di Rudi Voeller a La Gazzetta
Sono contento di tornare in Italia, come no? Anche a Milano. Ho sperato un po’che la partita fosse a Roma, però… non so da quanto tempo non andavo a San Siro. Ho sempre dei grandi ricordi”. Sorride. “Più ricordi a Roma, certo, ma anche a Milano va bene, daí”.
IL FASCINO DI ITALIA-GERMANIA: “Perché è sempre una leggenda, con confronti drammatici. Nel 2006 la semifinale mondiale a Dortmund è stata incredibile. Io ne ricordo volentieri un’altra, meno celebrata: amichevole del 1987, a Colonia, in aprile. Finì 0-0. Ma io ero già in parole con la Roma, non avevo firmato, però sapevo che sarei venuto in Serie A: è stata una serata particolare per me. Arrivavo nel miglior campionato del mondo, non c’era allora la concorrenza della Premier League, della Liga spagnola, della Bundesliga. Tutti i migliori giocatori del mondo erano in Italia, tutti volevano venire in quel torneo e io ci stavo arrivando. Bello”
IN FAMIGLIA “Non lo so. Mia moglie viene per la partita giovedì, da Roma. Cosa canterà, non lo so. Ma io chiuderò un occhio”
BISSECK: “Si è meritato questa convocazione. Da tanto tempo avevamo parlato di lui e, come ha detto il nostro allenatore, forse un paio di mesi fa aveva momenti migliori, con l’Inter giocava sempre. Adesso gioca un po’ meno, ma ha sempre meritato di venire con noi“
ITALIA E GERMANIA: “Tutti e due sono su una buona strada, sono convinto. Noi, anche se siamo usciti con un po’ di sfortuna contro la Spagna all’Europeo ai quarti, dopo un paio di anni non proprio esaltanti, abbiamo disputato un buon torneo. E l’Italia, che all’Europeo è uscita prima, vuole risalire la scala mondiale“
PERCORSO DI CRESCITA “Luciano Spalletti è un grande allenatore, per come gestisce la squadra e per la mentalità che propone. È difficile fare gol contro gli azzurri. Ci sarà molto rispetto e saranno due partite difficili, chiaro. Per i risultati che hanno avuto, Argentina, Francia e Spagna sono un po’ più avanti di noi due, però non calcisticamente. Per i risultati, appunto. Sono convinto che Italia e Germania siano in crescita“
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