Vanoli: “Non avremo Lazaro. Basta poco per cambiare l’inerzia di una stagione”

Paolo Vanoli, alla vigilia di Torino-Hellas Verona, è intervenuto in conferenza stampa. Queste le parole del tecnico granata.

Le risposte dell’allenatore del Torino Paolo Vanoli in conferenza stampa

SULLA SQUADRA: “Bene. Settimana corta, tutto bene tranne Valentino perché il sovraccarico che ha avuto al polpaccio durante la partita con la Lazio e adesso dobbiamo gestirlo. L’altro aspetto positivo è che sono tornati con noi al Filadelfia Schuurs e Zapata”.

SUI TIFOSI: “Dobbiamo pensare partita dopo partita. L’unione tra sport e pubblico è speciale, domani dobbiamo tirare fuori qualcosa in più perché la nostra gente ci ha dato una risposta molto importante anche per la partita di domani e noi dovremo dare il 100%”.

SULL’HELLAS VERONA: “E’ una squadra strutturata, fisica, ha un gioco diretto e dovremo essere bravi sui duelli. Sono compatti e si difendono, sappiamo qual è il loro obiettivo, dovremo fare una partita attenta e avere pazienza. Il Verona è una squadra capace di partire bene, le seconde palle saranno importanti”.

SU GINEITIS: “Tutti si devono guadagnare il posto. Gineitis sta facendo molto bene e le sue prestazioni stanno mettendo in difficoltà l’allenatore e tutti devono avere questa caratteristica. Ho bisogno che tutti i giocatori dimostrino di voler essere titolari”.

SULLA DUTTILITA’ DI ELMAS: “Fa parte del calcio moderno ed è importante avere giocatori duttili. Elmas l’ho spostato a destra con la Lazio perché a sinistra stava facendo fatica a trovare lo spazio, la giocata ed ero convinto che Karamoh a sinistra è il suo ruolo naturale e invece nella partita in casa avevo fatto il contrario ma quest’ultimo stava facendo fatica mentre il macedone può giocare in entrambe le fasce. Ho arretrato Valentino perché come terzino ha più qualità in uscita rispetto a Walukievicz e Pedersen. L’altra fortuna è che ho due punte che possono giocare insieme”.

SULL’INFORTUNIO DI LAZARO: “Non sappiamo l’entità perché è un ragazzo volenteroso e voleva già esserci domenica e già contro la Lazio ha voluto giocare nonostante già in settimana avesse fastidio al polpaccio. Non mi chiudo uno spazio temporale ampio ma valutiamo giorno dopo giorno. Valentino è un giocatore importante perché a destra non abbiamo un giocatore di quel tipo però penso che ci possono essere dei piani b e c”.

SUI PENSIERI PER LA PROSSIMA STAGIONE: “Non penso al futuro. Il mio futuro è la partita con l’Hellas che è una partita importante soprattutto perché il pubblico sta rispondendo in maniera incredibile. La motivazione non deriva solo dalla classifica ma possono essere anche personali. Non ho nessun casting da fare, sono delle finali ed ognuno deve dimostrare il suo valore e poi a fine campionato valuteremo”.

SULLE DIVERSE SOLUZIONI: “Possono esserci diverse soluzioni. Ci può essere quella come nel finale con la Lazio o Gineitis a destra. Dipende anche dalla disponibilità dei giocatori”.

SUI RITORNI DI ZAPATA E SCHUURS: “E’ stato bello rivedere loro con noi. Questo è il passo più bello. Sono due giocatori importanti e con calma e senza mettere pressione a nessuno, il processo è ancora da completare. Lasciamoli tranquilli però sono contento di averli rivisti“.

LA DOMANDA DELLA NOSTRA REDAZIONE: QUESTA SQUADRA HA IMPARATO A REAGIRE AI COLPI RISPETTO AL MOMENTO DI CRISI. COM’E’ RIUSCITO A CAMBIARE QUESTA MENTALITA’?

“Col lavoro. Questa è una mia prerogativa e varrà sempre: io credo nel lavoro e nei sacrifici, se in allenamento non conosci la fatica non sai poi cosa significhi in gara. Penso che la reazione di Roma contro la Lazio lo dimostri. Ho difeso a spada tratta Karamoh, lo sapete quanto mi sono arrabbiato per due passaggi sbagliati nella sfida contro l’Empoli, ma lui è stato un esempio nel nostro momento di difficoltà. Lo è stato allora, lo è stato anche contro la Lazio con quella palla per Biraghi. E poi Penso a Gineitis, a Dembelè…In una stagione basta poco per cambiare l’inerzia, è tutto un vantaggio per la squadra ma anche personale. Sanabria per noi è importante, è entrato bene: io sono stato giocatore, non sempre è facile entrare e incidere ma serve provarci”.

SCHUURS E ZAPATA IN RITIRO: “Lo spero ovviamente, il lavoro sarà improntato a questo ma bisognerà vedere passo dopo passo, studiare le varie situazioni. Con questi infortuni non puoi ragionare con una tempistica, sono giocatori che dovessi anche averli in ritiro hanno avuto dei traumi e perciò servirà un equilibrio”.

UN BILANCIO SU QUESTA STAGIONE: “Essere arrivati in questa situazione dopo aver passato un momento difficile resta un motivo di orgoglio non solo per me, ma anche per i giocatori. Ogni annata fa esperienza, il brutto è che c’è qualche anno in più: tutto quello che ho fatto, mi ha regalato qualcosa di importante che non è solo il risultato”.