Esclusiva Luca Van Assche: “Sogno la top 50, so di avere le capacità di arrivare lì”

Nella quarta giornata del Challeger di Monza, Luca Van Assche supera in due set (6-2,6-4) il tennista croato Mili Poljičak. Con questa vittoria il tennista francese accede ai quarti di finale del torneo brianzolo, dove affronterà l’italiano Arnaboldi che ha superato in due set l’argentino Juan Manuel Cerundolo. Al termine della sua partita abbiamo avuto l’onore di intervistare il classe 2004 transalpino. Andiamo a vedere le parole di Luca Van Assche.

Sei stato freddo nei momenti decisivi del match, cosa ne pensi?

“E’ vero che è stata una partita difficile, nel secondo set ci sono stati tanti momenti dove lui poteva tornare. Ha avuto tante palle break, sono stato bravo a rimanere calmo anche se non stavo giocando il mio miglior tennis. Sapevo che anche giocando così potevo vincere, sono stato anche un break avanti. Dovevo essere concentrato sui miei ultimi turni di servizio. Ho avuto anche tante occasioni sul suo servizio, e lui ha servito bene per salvarle. Siamo stati punto a punto ed è finita bene”:

Come stai rispetto al tuo infortunio? Cosa devi migliorare nel tuo gioco, e se sogni ancora la top 50?

“Sto meglio, ho avuto un’inizio anno abbastanza difficile con due infortuni. Lunghi e pesati, ma sono contento di essere tornato in forma in questo primo torneo che faccio. Sto facendo tante partite, la prossima sarà venerdì. Sogno la top 50, so di avere le capacità di arrivare lì, devo prendere sempre più fiducia nel mio gioco. Devo giocare più libero ed è questo su cui sto lavorando con Vincenzo. Quando gioco libero so di avere il livello per battere chiunque. Ho il livello per entrare facilmente in top 50.”

Ci sono tanti giovani in Francia, Fils e Perricard su tutti, ti piacerebbe giocare la Davis con loro?

“Ovviamente, per me sarebbe un sogno anche se loro l’hanno già giocata insieme loro due. Io quando ho giocato la Coppa Davis loro non c’erano e ovviamente entrambi stanno facendo un percorso incredibile. Anche tanti giovani francesi, che non sono in top 50, ma stanno arrivando. Comunque ho giocato i campionati a squadre con loro due. Sarebbe bello rappresentare il proprio paese con amici”.

Da dove nasce la tua passione per il tennis? A chi ti ispiri?

“Il mio idolo fin da bambino è stato Federer, poi quando ha smesso non ho più un idolo come prima. La mia passione per il tennis nasce a quattro anni, ho iniziato in un circolo vicino a casa mia. I miei genitori non giocano a tennis, ma mi hanno iscritto al circolo per fare sport. Ho cominciato così, mi è piaciuto fin da subito e piano piano sono arrivato qua”.

Come va il rapporto con Vincenzo? Ti senti un po’ italiano?

“Si beh parlo italiano fin da quando sono bambino, a casa. E’ naturale parlare italiano anche con Vincenzo. Ci conosciamo da poco più di un’anno, è un rapporto che sta crescendo. Spero continui così per tanti anni, e che saliremo insieme in classifica”.

Infine ti chiedo pensi di entrare al Rolland Garros?

“Si penso di giocare le qualificazioni al Roland Garros. La lista per il tabellone principale credo si stia chiudendo in questi giorni. Ho la possibilità di fare tanti punti in queste settimane, e sto cercando di avere una visione più sul lungo termine. Cerco di non essere concentrato solo sull’oggi. Sto lavorando per cercare di tornare al livello a cui ero prima, e magari a puntare più in alto. Spero che il lavoro che sto facendo paghi un giorno.”