Serie A
Gianluca Mancini: “Ranieri ha creduto in noi da subito, con lui c’era un’aria diversa”

Ospite della trasmissione “Fontana di Trevi” della redazione di “Cronache di spogliatoio” il difensore della Roma Gianluca Mancini ha rilasciato un’intervista in cui parla del momento della Roma, del cambiamento con Ranieri in panchina e di come il tecnico abbia portato fiducia e serenità
L’intervista di Mancini
CLASSIFICA: “Da quel derby ad oggi in pochi ci credevano. Noi sapevamo quello che stavamo facendo dall’inizio di Ranieri. Con il lavoro e la tranquillità che ha portato ci siamo resi conto che potevamo riprendere quel gruppone“
COPPE E ZONA RETROCESSIONE: “Tenevamo alle coppe avendo fatto negli ultimi 5 anni come minimo la semifinale. Peccato che quest’anno non sia andata bene. Faceva male vederci in quelle posizioni in campionato ”
RANIERI: “Quando ha aperto la porta dello spogliatoio ha trasmesso un senso di rilassamento. Vivevamo male i risultati. Poi ci ha spiegato come lavorava. A novembre ci ha detto fin da subito che i cavalli buoni si vedono alla fine. Non ci conosceva ma qualche partita l’aveva vista e dire questa cosa ci ha caricato. Ci ha fatto capire che credeva in noi. Ora siamo concentrati per la fine del campionato. Convincere il mister a restare? È un tema particolare ma il mister è sempre stato chiaro con noi e lo ha fatto anche con i giornalisti. Una figura così è importante per noi ma per tutto l’ambiente Roma. Ma lo sarà anche in un’altra figura. Saprà guidarci e darci consigli“
TIFOSI: “L’amore dei tifosi l’ho sentito fin da subito. Vado pazzo per questa tifoseria. In campo a volte mi trasformo perché l’adrenalina va oltre. Ma nell’ultimo periodo con De Rossi e Ranieri ci ho lavorato. Sono più tranquillo nelle reazioni. Il tifoso è orgoglioso di me, ma non sono solo io il beniamino. Ti fanno sentire questo amore fin da subito“
DOVBYK. “Artem è un ragazzo d’oro. Sappiamo quello che sta vivendo la sua famiglia e lo condiziona. Poi in campo bisogna essere bravi a dimenticare. Lo sprono perché è un armadio a quattro ante, quando ci faccio i contrasti in allenamento ho paura. A sabato l’ho caricato a fine primo tempo. Gli ho detto ‘o fai gol o prendi un giallo per una spallata’. E il gol nasce così, Baschirotto anche è grosso. Ma ci ha messo la cattiveria agonistica“
STAGIONE: “Con i se e con i ma non vado d’accordo. Abbiamo fatto tre campionati diversi, anche se a De Rossi non è stato dato tempo. Anche con Ranieri non abbiamo iniziato benissimo. Ma sentivamo che c’era un’aria diversa. C’erano delle nostre colpe perché in campo ci andavamo noi“
OBIETTIVO CHAMPIONS: “Il calendario è brutto ma lo era anche prima. Non è facile vincere su nessun campo. Ovunque vai ci sono delle difficoltà. Vincere a Parma o Lecce non è più semplice di vincere con le big. Ora affronteremo squadre che hanno gli stessi punti. Inutile girarci intorno, siamo tutti lì. Pensiamo partita dopo partita. Sono gare belle che giochiamo con grande carica. Ti devi preparare al meglio e pensare alla Juve, poi alla Lazio. Ogni domenica sai che i punti fanno la differenza“
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