Intervista Esclusiva Jacopo Berrettini “Entrare nel main draw di uno slam è il mio sogno”

Quest’oggi domenica 6 aprile abbiamo avuto l’onore di intervistare Jacopo Berrettini al termine del suo match di qualificazioni vinto contro Sels al challenger di Monza. Jacopo ci ha parlato dei suoi obiettivi e di un ipotetico sogno di un doppio con il fratello Matteo. Ecco le parole di Jacopo Berrettini.

Come ti senti dopo la vittoria di oggi con Sels, che sensazioni hai?

“Sono contento, è stata una buona partita, il livello è stato alto per quasi tutta la partita. È stato molto bello giocare qua, c’era tanta gente, non me l’aspettavo al primo turno, sono riuscito a sfruttare bene l’atmosfera, sono molto contento per l’esordio”.

Il servizio fa tanto nel tuo gioco?

“Si, fa abbastanza ma secondo me potrebbe fare ancora di più, credo che posso chiedere un po’ di più al servizio, sicuramente credo che nel gioco moderno sia fondamentale, devo sfruttarlo meglio”.

Quali sono gli obiettivi per questa stagione?

“Entrare in uno slam sarebbe un sogno, sto lavorando tanto per raggiungere i miei sogni, il mio obiettivo adesso è quello di mettere un po’ di partite sulle gambe, ho sempre perso abbastanza presto nei tornei, poi credo che il livello si stia alzando sempre di più quindi devo farlo uscire”.

Cosa ne pensi del falco automatico?

“Sicuramente a noi giocatori dà più sicurezza, sappiamo che quella è la chiamata e non si può discutere, nell’altro caso l’arbitro può un pochino decidere, oggi ci sono state due chiamate un po’ al limite e forse se fosse sceso l’arbitro avrebbe chiamato in maniera diversa però a me il falco automatico dà tranquillità.”

Se potessi avere una wild card escludendo Roma, dove ti piacerebbe?

“Per caratteristiche più al Roland Garros ma come fascino credo Wimbledon.”

Ti piacerebbe giocare un doppio con tuo fratello Matteo, magari a Roma?

“Sicuramente è un sogno che abbiamo, vediamo quando si potrà realizzare, non dipende solo da noi, speriamo di farlo il più presto possibile, per fortuna siamo ancora abbastanza giovani, di quindi abbiamo ancora tempo.”