Serie B
Il Como risorge ed affossa il Benevento di Cannavaro
Il Como risorge ed affossa il Benevento di Cannavaro
Il Como aveva bisogno di una vittoria che gli avrebbe permesso di tirare una buona boccata d’aria e l’ha
ottenuta. La squadra di Longo ha infatti battuto il Benevento di Cannavaro, agganciando proprio la
squadra campana a quota 9 punti. Prima dell’inizio dell’incontro i comaschi avevano non poca pressione
addosso, visto il penultimo posto in classifica e dopo questo successo la situazione è migliorata, il Como è
riuscito a rilanciarsi anche se i biancoblù sono tutt’altro che fuori pericolo dalla zona retrocessione.
Continua il momento non semplice del Benevento, sottolineato dalle dimissioni rassegnate a fine partita
dal tecnico Fabio Cannavaro, dimissioni rifiutate dalla società che invece vuole proseguire il suo
cammino con il campione del mondo in panchina.
Di fatto la partita si è decisa nei primi 22 minuti di gioco ed il vero protagonista della gara non può che
essere l’attaccante del Como Alberto Cerri, man of the match e autore di una doppietta decisiva. La
prima rete dell’incontro è arrivata dopo appena quattro minuti: dopo esser stato innescato con un ottimo
pallone in area Cerri è riuscito a battere il portiere avversario con un sinistro interno preciso, che ha
sbloccato la gara. Nemmeno cinque minuti più tardi però è arrivata la reazione del Benevento. La rete del
pareggio è nata da un calcio d’angolo concretizzato al meglio da Leverbe, il centrale difensivo dei
campani, che si è fatto largo in area di rigore ed ha poi staccato di testa molto bene, bucando la porta
comasca. Il divertente avvio di partita non era ancora finito, perché al 22’ i padroni di casa hanno segnato
il loro secondo ed ultimo gol di giornata, il gol che vale i tre punti. A segnarlo è ancora Cerri, che ha
sfruttato il bel cross proposto da Vignali colpendo di testa ed insaccando in rete. Sembra che la partita
possa continuare sulla stessa lunghezza d’onda di un avvio scoppiettante, ma in realtà di reti non se ne
vedranno più e anche le occasioni da gol non saranno molte in questo primo tempo.
Nella ripresa è il Benevento a fare la partita. Non è una sorpresa, i giallorossi devono rimontare e cercare
almeno un pareggio per salvare la giornata e fin da subito la squadra alza il baricentro e mette più
pressione alla difesa avversaria. Al 7’ ed al 14’ ci provano prima La Gumina, ma trova una buona
opposizione da parte del portiere Ghidotti, subentrato nel secondo tempo per il titolare Vigorito (problema
muscolare), mentre al 14’ Karic sfiora il gol dalla distanza. Il possesso del Benevento prosegue, ma gli
ospiti non riescono mai a trovare l’affondo giusto, il guizzo che serve per segnare. A pochi minuti dal
termine è Nwankwo a spaventare la difesa comasca, infatti il giocatore nigeriano colpisce bene di testa
dopo un corner, ma la sua conclusione finisce di poco alta. L’occasione da gol più clamorosa del secondo
tempo però la spreca il Como: al 43’ i padroni di casa riescono ad impostare un rapido contropiede, il
pallone arriva a Cerri che serve l’assist perfetto per il subentrato Parigini, che si divora la rete del ko
calciando centralmente con un tiro che Paleari para bene. I minuti di recupero sono cinque, il Benevento
continua a spingere in attacco, ma l’ultima occasione dell’incontro viene sventata ancora da Ghidotti, che
para un insidioso calcio di punizione partito da limite dell’area.
A fine gara i tecnici delle due squadre rilasciano le consuete dichiarazioni, ma l’attenzione si sposta
ovviamente verso Cannavaro, che aveva rassegnato le dimissioni poco dopo l’incontro: ““Ho dato le
dimissioni perché mi sembrava un atto dovuto ad una società che mi ha dato fiducia, inoltre conosco il
direttore sportivo del club, è un mio amico, non volevo creare situazioni scomode o imbarazzi. Ma le mie
dimissioni non sono state accettate, mi fa piacere, vuol dire che il club ha fiducia in me. I ragazzi stanno
cercando di cambiare atteggiamento, abbiamo commesso troppi errori individuali che alla fine ci fanno
perdere le partite. Abbiamo messo troppe palle lunghe e alte che i difensori sanno buttare via senza
problemi. La nostra situazione mentale e fisica va migliorata. Nel secondo tempo abbiamo spinto ma non
siamo riusciti a concretizzare le nostre occasioni. Dei quattro attaccanti che ho fatto giocare solo Farias
era in condizione, non è un alibi, ci è mancata un po’ di lucidità davanti alla porta, abbiamo fatto un buon
possesso non sterile, ci è mancato l’ultimo passaggio”.
Queste invece le dichiarazioni post partita del tecnico del Como Longo: “Sono soddisfatto del risultato,
sappiamo quali sono le caratteristiche che ci servono per restare in questa categoria, la squadra ha messo
dentro intensità, ferocia, attitudine. I ragazzi sono stati davvero bravi, avevamo tanta pressione addosso,
era importante portarla a casa e dare un segnale prima a noi stessi. La sconfitta di Modena deve insegnare.
Da quando ho preso la squadra i ragazzi stanno dando una bella disponibilità per invertire la rotta. La
nostra condizione atletica non è ancora ottimale. Fabregas non ha giocato per scelta tecnica e per il fatto
che ha saltato un paio di allenamenti per motivi personali, abbiamo dunque preferito dargli un turno di
riposo. Dovevamo gestire meglio la palla nella ripresa, abbiamo avuto fretta nel verticalizzare, abbiamo cercato la profondità senza passare per i passaggi intermedi che servono per aprire la difesa avversaria, ma alla fine abbiamo vinto ed è quello che serviva”.
Como 1907-Benevento 2-1 (2-1)
Como: Vigorito (1’st Ghidotti), Chajia (29’ pt Blanco), Bellemo (c), Baselli (26’ st Celeghin), Solini,
Arrigoni (36’ st Iovine), Odenthal, Vignali, Ioannou, Cerri, Cutrone (26’ st Parigini). All. Longo
Benevento: Paleari, Letizia (c), Karic (24’ st Nwankwo), Improta (24’ st Foulon), Schiattarella, La
Gumina, Ciano (15’ pt Koutsoupias), Leverbe (1’st Farias), Pastina, Forte (40’ st Vokic), Cappellini. All.
Cannavaro
Gol: 4’ Cerri (C), 8’ Leverbe (B), 22’ Cerri (C)
Ammoniti: Ioannou (C), Cerri (C), Odenthal (C), Koutsopias (B), Leverbe (B), Farias (B)
Espulsioni: All. Longo (B)
di Stefano Sessarego
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