Juve, tre punti col minimo sforzo: basta Kean per battere il Verona

Al 3′ Gatti perde un pallone in uscita, il Verona con due passaggi arriva in area, Duda è reattivo su una palla vacante: tiro insidioso ma centrale, blocca Szczesny. Il ritmo del match è bassissimo, la Juventus prova a superare lo schieramento a specchio degli ospiti ma il pallone viaggia pochissimo. La squadra di Zaffaroni, invece, oltre a difendersi bene, riesce sempre a trovare un uomo libero in profondità alle spalle della difesa bianconera. Ed è così che arriva la seconda occasione del Verona al 14′: Lasagna sgattoiola alle spalle di Danilo e viene servito in profondità da Faraoni, l’attaccante crossa sul secondo palo dove Depaoli prova a colpire di controbalzo, ma il tiro è largo di poco. La Juventus alza leggermente il ritmo sfruttando molto Milik che gioca tra le linee e dialoga con Kean. Le uniche occasioni della squadra di Allegri arrivano su punizione, al 24′ ed al 37′, e nell’ultima Danilo colpisce l’incrocio dei pali esterno. Per i bianconeri è il 17° legno della stagione. L’emozione più grande è da segnalare al minuto 22, quando tutto lo Stadium intona “C’è solo un capitano” per Alessandro Del Piero presente allo stadio con il figlio Tobias.

Secondo tempo

Allegri si gioca un cambio al fischio d’inizio della ripresa: dentro Miretti al posto di uno spento Barrenechea. E dai piedi di Miretti nasce il vantaggio della Juventus al 56′: il centrocampista bianconero riceve un pallone sulla trequarti che tocca di prima per un taglio tra le linee di Locatelli, il quale controlla e serve un cioccolatino in mezzo l’area a Kean che deve solo battere Montipò. Allegri vuole il raddoppio il prima possibile e lancia in campo Di Maria e Vlahovic al 60′. Ed appena 4 minuti più tardi Kostic al posto di Cuadrado. Zaffaroni risponde con Verdi, Cabal e Doig per Veloso, Ceccherini e Depaoli. Il Verona si rende pericoloso in ripartenza, con Verdi che taglia tutta la difesa bianconera per servire Faraoni a tu per tu per Szczesny ma il portiere polacco è bravissimo con un’uscita bassa ad anticipare l’avversario. Gli ospiti prendono coraggio e capiscono che l’impresa di pareggiare non è così impossibile, tutti i torti non li avrebbero perché al minuto 80 il neo entrato Terracciano impegna seriamente Szczesny con un sinistro dal limite dell’area. La Juventus prova a scuotersi in ripartenza, anche se l’occasione arriva da calcio di punizione: Di Maria pennella il pallone sulla testa di Gatti sul secondo palo che fa la sponda per Bremer, il quale non trova la porta da un metro.