Allegri, Giuntoli e… Qual è il futuro della Juventus?

La stagione della Juventus è un’altalena di emozioni: lunedì scorso si è toccato l’ennesimo fondo di un’annata complicatissima con la sconfitta di Empoli, ma soprattutto con la penalizzazione di 10 punti in classifica arrivata a meno di mezz’ora dal fischio d’inizio del match del Castellani. E dopo la figuraccia in Toscana è arrivato anche il crollo emotivo di Massimiliano Allegri, che sempre ha provato ad essere lucido nei post partita. Questa volta però anche la sua corazza emotiva è crollata, mettendo in luce tutto il suo lato umano.

Al di là delle questioni extra-campo, la stagione della Juventus è stato un vero e proprio disastro e nell’occhio del ciclone c’è proprio il futuro di Allegri. Basti pensare che, come riporta La Gazzetta dello Sport, solo un allenatore rimasto a secco di trofei per due stagioni consecutive è rimasto in panchina anche nella terza annata: Felice Borel dal. 1942 al 1946. Quindi è bene pensare ad una rivoluzione in casa Juventus, dovuta sia alla possibile mancata partecipazione alle coppe europee nel prossimo anno aggiungendo le difficoltà viste in questi mesi: giocatori, allenatore e dirigenti sono in bilico.

Giuntoli, l’uomo per la rinascita

La proprietà (dunque, John Elkann) ha individuato in Cristiano Giuntoli il rinforzo giusto per fare il salto di qualità e tornare ad alti livelli. Il corteggiamento bianconero per parte da molto lontano, già dallo scorso settembre ci furono i primi contatti per provare un primo approccio ed dirigente del Napoli non ha mai rifiutato l’avance della Juventus. Giuntoli, che è uno dei protagonisti del tricolore conquistato dalla squadra di Luciano Spalletti, deve però liberarsi dai neo Campioni d’Italia: in settimana ci sarà un incontro con il patron Aurelio De Laurentiis, in cui confermerà di nuovo la sua voglia di cambiare aria dopo 8 anni. Una volta arrivato il via libera (non sarà in questi giorni), Giuntoli potrà unirsi alla Juventus capendo prima, però, il futuro più prossimo dei bianconeri.

Quale sarà il futuro di Allegri?

Le dichiarazioni in politichese di questi giorni lasciano il tempo che trovano. Prima di Empoli-Juventus, Max ha detto: “Resto al 100%, ma non decido per gli altri”. Chiare parole che lasciano il peso della scelta alla società, anzi alla proprietà. Allegri ha sempre fatto leva su un “patto d’onore” avuto con John Elkann, con cui ha instaurato un ottimo rapporto negli ultimi anni. Questa sorta d’accordo, però, sembra assottigliarsi ogni giorno di più e la piccola prova arriva dalle parole di ieri dell’amministratore delegato di Exor: “Oggi ho parlato con il nostro allenatore Allegri. Sente la responsabilità della nostra storia ed è determinato con la nostra squadra ad affrontare le due prossime partite per meritare l’Europa in campo”. Ci sarebbe potuta essere qui la riconferma dell’allenatore in bianconero, eppure queste parole sembrano avere un altro peso. In attesa di capire i futuri sviluppi, nel taccuino della dirigenza della Juventus c’è soprattutto il nome di Igor Tudor, che è stato il vice di Andrea Pirlo nell’annata a Torino. Non sono da escludere i nomi di Raffaele Palladino (in attesa del rinnovo con il Monza), Thiago Motta e la suggestione estera di Marcelo Gallardo, che ha portato in trionfo il River Plate negli scorsi anni, e Paulo Sosa, autore di una ottima stagione con la Salernitana. Per ora sono tutte ipotesi, ma che ben presto potrebbero diventare realtà nel futuro della Juventus.

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