Serie A
Roma-Lecce, Mourinho: “Partita pazza ma tre punti importanti. Dybala non partirà per Praga”
Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, Josè Mourinho ha parlato al termine della vittoria in rimonta contro il Lecce. Queste le parole del tecnico portoghese: “Esultanza velocissima, volevo parlare con i giocatori perché la partita non era finita. Abbiamo preso la vecchia filosofia ovvero perdere di uno o di dieci è uguale, abbiamo finito di giocare con cinque attaccanti con Belotti quinto di destra. I ragazzi sono straordinari, il pubblico è straordinario, con una squadra che perde in casa non è normale questa connessione con i tifosi. Nel primo tempo la partita poteva essere quasi finita per noi, nel finale hanno avuto cuore e hanno risposto a una situazione di grande rischio. Il Lecce è una squadra ben organizzata e allenata e con quei tre attaccanti veloci in contropiede e dispiace per loro. Dispiace per Falcone che è un grande romanista ma contro la Roma para davvero tutto”.
Avete avuto tante occasioni, questione di carattere questo finale? “Cuore, mentalità e connessione con i tifosi. Ho allenato sette squadra e in nessuna dopo che stai perdendo in casa continua a sostenerti. La squadra si è sbilanciata, avevamo tutti gli attaccanti dentro e loro potevano segnare il 2-0. Una partita pazza e tre punti importanti
Ha tenuto in campo Dybala per tutta la partita. “Ha fatto cose bellissime nel primo tempo, Paulo è importante per noi ed è uno che è adatto all’emozione. E’ una squadra anche nelle difficoltà, per sorpresa mia ho parlato con lui che forse è meglio non partire con la squadra per Praga e lui mi ha risposto di no che vuole giocare”.
Da una spinta in più questa vittoria? “Non è normale che nello stesso fine settimana le squadre di testa perdono punti, di solito è più normale che nessuna perda punti. Questi tre punti erano davvero importanti per noi, ora siamo più vicini alle altre”.
Cosa ha detto a Lukaku? “Il rigore lo sbaglia solo chi tira, non sono mai triste con chi sbaglia il rigore. Dybala non voleva calciare da fermo per il suo legamento, Lukaku ha tirato però il problema che è un ragazzo emozionale che conosco meglio di tutto avendolo allenato in tre squadre diverse e quando sbaglia dopo il suo cuore piange e lui soffre. Avere la possibilità nell’ultimo minuto di fare il gol della vittoria non poteva esserci di meglio e ora può dormire un po’ meglio ed è un ragazzo con un cuore grande”.
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