Cronaca & Spettacolo
Le Marche alla Bit: presentati loghi e spot con Roberto Mancini
Il Commissario Tecnico della Nazionale in Fiera a Milano
Le Marche alla Bit: presentati loghi e spot con Roberto Mancini
La diversità delle Marche valorizzata attraverso i colori su un sottofondo sonoro frutto della fusione tra l’ouverture della “Gazza ladra” di Gioachino Rossini e il suono di una fisarmonica. È il nuovo logo turistico della Regione Marche presentato alla Bit di Milano insieme ai nuovi spot promozionali con il testimonial Roberto Mancini. Alla presentazione è intervenuto, insieme al CT della nazionale, anche il ministro del Turismo Massimo Garavaglia. La scelta del nuovo logo, ha spiegato il presidente Francesco Acquaroli, è stata fatta “per identificare le Marche, al di là del loro nome. È stato realizzato puntando sul colore che connota ogni cluster dell’offerta turistica: dal blu del mare, al verde del paesaggio. Abbiamo voluto esaltare la diversità della nostra regione passando attraverso la diversità cromatica. Una scelta che racchiude graficamente tutto quello che sono le Marche”. In anteprima sono stati poi presentatati i nuovi spot dedicati alla cultura, all’enogastronomia e allo sport. “Mi fa molto piacere continuare a essere il testimoniale delle Marche, continuare a rappresentare la mia regione – ha detto Mancini, partito prestissimo da Jesi per essere puntuale a Milano – Anche se sono andato via dalle Marche molto giovane, ho sempre le Marche nel mio cuore. Nelle Marche si vive e si sta bene, si spende poco: è una regione ideale, come d’altronde favolosa è tutta l’Italia”. A una domanda del presentatore, se si emozionasse più per una parata di Gigi Donnarumma all’ultimo minuto di una partita importante o per un suggestivo panorama dei Sibillini, Mancini ha sorriso e risposto che: “Donnarumma è un grande portiere e le Marche una delle regioni più belle d’Italia”. L’importanza di avere un testimonial è stata evidenziata dal ministro Garavaglia: “C’è tanta voglia di Italia nel mondo, e avere un personaggio di riferimento conosciuto rappresenta una bella opportunità. Le Marche sono un distillato dell’Italia e di quanto l’Italia possa offrire”. Parlando delle prospettive internazionali, il ministro ha evidenziato che “il mercato turistico russo vale un 2%. Allora bisogna lavorare sul restante 98%. Ci sarà una ragione se a gennaio l’Italia è la più cliccata su internet e a dicembre solo quinta. Dobbiamo saper offrire quello che il mercato richiede. Il turismo è cambiato: oggi il turista è un pellegrino alla ricerca. Il nuovo portale italia.it è stato costruito per presentare l’Italia nel mondo. Abbiamo messo a disposizione una cornice comune che va riempita con un linguaggio comune per essere efficace”. Il presidente Acquaroli è poi intervenuto sulle prospettive della nuova stagione turistica. Partendo dal testimonial. “È un testimonial d’eccezione che vive e rappresenta al meglio quello che significa essere marchigiani, essere rappresentate dei valori che ci accomunano”. Quello delle Marche “è un turismo esperienziale che, se ben proposto, supera i campanili e ci proietta su una dimensione internazionale. Abbiamo tante opportunità per vivere la nostra regione che vanno raccontate e valorizzate”. La sfida è quella di riconfermare gli ottimi risultati della stagione 2019. Già un balzo è stato fatto, ha ricordato il presidente. “Siamo fiduciosi di riconfermare i dati del 2019 sul mercato italiano, ma vogliamo assolutamente rilanciare il nostro mercato al segmento estero. La sfida è riuscire a recuperare il tempo perduto durante la pandemia e di proiettarci, nonostante il clima internazionale, sul mercato degli stranieri. Speriamo che la nostra regione, che ha tanto da offrire, sia finalmente conosciuta da tanti turisti che, volendo scoprire l’Italia, gettano uno sguardo particolare sulla nostra regione. Una regione di borghi, di paesaggio, cultura, enogastronomia, storie, leggende, tradizioni. Un luogo dove l’arte, il paesaggio rappresentano delle eccellenze straordinarie”. Secondo Sabatini “parte una nuova stagione, sono stati mesi difficili, ma il conforto e la ripresa passano da quello che abbiamo già: un sistema di beni paesaggistici, culturali, enogastronomici, ambientali che si dispiega dalla costa all’entroterra, un giacimento prezioso su cui le Marche poggiano dall’inizio della loro storia. La Camera di Commercio con la Regione Marche, le Associazioni di Categoria, le Università lavora per ottimizzare le risorse di cui disponiamo già e per renderle più efficaci, grazie al supporto delle nuove tecnologie, accompagnando le imprese turistiche in percorsi di digitalizzazione. Con Mancini torneremo a far vincere il turismo marchigiano nel 2022”.
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