Serie B
Serie B, 23esima giornata: vincono Parma, Cremonese e Como
La 23^ giornata di Serie B si apre con l’anticipo al Barbera di Palermo, dove scende il Bari di Marino, non propriamente in un momento di grazia. La gara conferma l’ottimo stato di forma dei rosanero e l’evidente affanno del Bari. Il Palermo si è giovato molto dell’innesto di Ranocchia che, a centrocampo, ha aggiunto tecnica e qualità. Un gol di pregevole fattura, il suo. Il 3-0 ci sta tutto e Corini può pensare di aver finalmente trovato la quadra, miscelando sostanza e bel gioco. Il Bari non sembra avere un’anima ma, soprattutto, dà l’idea di contare più su giocate estemporanee che sul collettivo. Marino ha davvero tanti problemi da risolvere e le tante fibrillazioni baresi non aiutano.
Il Parma si aggiudica (2-1), proprio all’ultimo respiro, la sfida con il Venezia, match-clou di giornata. E’ stata una gara incerta, sempre in equilibrio, come la nobiltà di classifica imponeva. Esplode la gioia dei ducali per il gol-vittoria di Camara al 9′ di recupero, impreca non poco il Venezia che pensava di aver portato a casa il pari, dopo il gol di Pohjanpalo che aveva risposto, nel primo tempo, a Mihaila. Ma il coniglio dal cilindro, quando si hanno calciatori di qualità in rosa, si può tirare fuori in qualsiasi momento. E così è stato al Tardini.
Lo Spezia, conferma che al Picco, quest’anno non gira proprio bene. Reduci dalla vittoria di Pisa, si pensava che gli uomini di D’Angelo potessero ripetersi anche contro il Catanzaro. Ma non avevano fatto i conti con il gioco in verticale ed i buoni tagli che i giallorossi calabresi sanno proporre in attacco. Probabilmente il pari (1-1) scontenta entrambe le formazioni, forse di più il Catanzaro, ma la gara, in ogni caso, non ha affatto annoiato.
Il Brescia regola con il più classico dei risultati (2-0) il Cittadella, che dopo una lunga serie di vittorie, sta rifiatando un pò. Maran torna alla vittoria dopo la frenata di Cremona e continua nella sua ascesa verso la zona play-off. Non è stata una gran partita, sia chiaro, ma ora le esigenze di classifica si fanno più impellenti ed ogni fine giustifica la corsa al risultato.
Non riesce al Cosenza di vincere la terza gara consecutiva. E’ solo un pari (1-1) contro un Pisa ridotto in dieci per tutta la ripresa, dopo l’espulsione per doppia ammonizione di Calabresi. Non basta, quindi, il gol del solito Tutino, perchè il Pisa ci mette tutto il cuore possibile ed agguanta il pari all’ultimo dei 6′ di recupero. Pur in superiorità numerica, Il Cosenza ricade nei soliti errori di concentrazione, cui sembra non saper porre rimedio. Il calo nei secondi 45′ è evidente e la gestione dei cambi di Caserta, molto rivedibile. Se si improvvisa troppo e non si percepisce il pericolo, si può anche essere puniti.
Al limite dell’eroismo sportivo la prestazione della Feralpisalò al Mapei contro la Reggiana (1-1). In nove contro undici per una doppia espulsione, gli uomini di Zaffaroni si difendono compatti prima di subire il gol di Kabashi al 79′. Quando i giochi sembrano fatti, ecco il sussulto misto di orgoglio e caparbietà. Su un calcio di punizione, spunta in area la testa di Balestrero che, anche quì in piena zona recupero, mette il pallone alle spalle di Bardi. Esultano i lombardi, a giusta ragione; ha di che meditare Nesta ed interrogarsi sul perché i suoi siano riusciti a buttare via una vittoria che sembrava cosa fatta.
Nelle altre gare del pomeriggio di Serie B, la Cremonese vince anche il derby lombardo di Lecco e si posiziona, solitaria, al secondo posto in classifica. Il risultato è, come spesso accade negli ultimi tempi, di stretta misura (0-1). Decide un gol su rigore del solito Coda. Stroppa ringrazia, incarta e porta a casa. Ormai la strada è tracciata: poca concessione allo spettacolo, estrema praticità, difesa ben coperta e cinismo massimo quando capitano le occasioni da rete. Il Lecco non sfigura, ci mette cuore ed impegno, ma non è sufficiente a conseguire un risultato anche parzialmente positivo.
Il Como risponde andando ad espugnare il Liberati di Terni (0-1), con gol di Strefezza, appena arrivato dal Lecce. Un gioco di gambe ed una prodezza balistica mostrano di cosa sia capace questo attaccante “tascabile”, decisamente un fuori categoria per tecnica e qualità delle giocate. Il Como fa la partita nel primo tempo, ma non la chiude. Poi, nella ripresa, soffre il ritorno della Ternana alla ricerca del gol del pari. Inutilmente. Il Como, anche grazie agli acquisti invernali, è ormai squadra che ha gettato la maschera. Per ora aggancia il terzo posto, ma il vero obiettivo è la promozione diretta. Disponibilità economiche ed ambizioni non mancano di certo in riva al Lario.
La Sampdoria sembrava dovesse fare un solo boccone del Modena, dopo i due gol realizzati nel primo tempo ed un gioco a tutto campo che era un piacere vedere. Poi, appena calati i ritmi, il Modena si è assestato e posizionato meglio in campo. E’ vero, ci sono voluti due rigori di Palumbo per pareggiare l’incontro (2-2), ma la prestazione del secondo tempo ha ampiamente giustificato il risultato finale. Per Pirlo un boccone difficile da digerire, ma le partite durano 90′ e oltre; per Bianco un premio alla voglia di lottare sempre e non arrendersi mai.
Chiuderà la giornata di Serie B Ascoli-Sudtirol. Chi perde respirerà aria da zona play-out; chi vince potrà guardare con un pizzico di ottimismo in più al prosieguo di campionato.
A cura di Vincenzo Segreto
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