Rugby
Rugby, Sei Nazioni: A Cardiff l’Italia fa la storia! Galles battuto 21-24
A Cardiff l’Italia del rugby ha scritto una pagina indelebile nella storia italiana del Sei Nazioni! L’Italia ha battuto il Galles 21-24, conquistando il terzo risultato utile consecutivo nel Sei Nazioni 2024, impresa mai accaduta nelle precedenti 24 edizioni del torneo. Per quanto riguarda i colori azzurri nel 2007 e nel 2013 arrivarono due vittorie, ma mai la nazionale Azzurra era riuscita a spingersi oltre. Dopo la sconfitta di misura contro l’Inghilterra in apertura di torneo, quella ampia contro L’Irlanda, la truppa di Quesada è cresciuta settimana dopo settimana, conquistando un pareggio con molti rimpianti contro la Francia e poi battendo in serie Scozia e Galles.
Il Galles, da parte sua, in un modo o nell’altro ha fatto sempre la storia del rugby azzurro. Nel 2003 a Roma contro i gallesi l’Italrugby vinse la sua seconda partita, dopo un digiuno di quasi 3 anni, nel 2006 a Cardiff arrivò il primo risultato utile fuori casa. Due anni fa, sempre a Cardiff, l’Italrugby tornò alla vittoria, seconda in trasferta, dopo sette anni di digiuno. Oggi è arrivato il terzo risultato utile per il miglior Sei Nazioni di sempre per i colori azzurri.
Sul verde prato di Cardiff l’Italia ha giocato una partita sontuosa, e il punteggio finale di 21-24 è anche fin troppo stretto per quanto visto in campo. Due delle tre mete gallesi sono arrivate negli ultimi due minuti di gara, a partita ormai chiusa. Per l’Italia le mete sono state due, una per tempo, messe a segno da Monty Ioane e da Lorenzo Pani, inframezzate dai calci di punizione di Garbisi e di Page-Relo.
Gran primo tempo dell’Italia sul prato verde del Principality Stadium di Cardiff. La truppa di Gonzalo Quesada, chiamata a una conferma dopo al grande vittoria contro la Scozia, ha disputato un primo tempo di grande levatura, chiuso sul 0-11, forse anche troppo poco per quanto visto in campo.
Dopo 5 minuti di studio, con tanto gioco al piede da entrambe le parti, un tenuto a terra gallese, grazie a un grande intervento di Fischetti poco fuori dei 22, concedeva il primo calcio di punizione all’Italia, realizzato senza troppi problemi da Paolo Garbisi (0-3).
Gli azzurri indubbiamente difendevano alla grande, grazie a un’ottima difesa avanzate e tanta lucidità nei break-down. Proprio la pressione difensiva e grazie al lavoro di Lamaro, al 13′ un altro calcio di punizione italiano, che Garbisi piazzava tra i pali, valeva lo 0-6. Nella ripartenza del gioco un tenuto azzurro nei nostri 22 veniva punito con un calcio. Il tardivo sostegno azzurro consentiva ai Gallesi di provare a cercare i primi punti nella loro gara. Il momento di euforia dei padroni di casa veniva però stoppato dall’arbitro che ritornava sulla decisione, ribaltando il fischio per un’ostruzione di Dyer su Negri. Pericolo scampato.
Con il passare dei minuti il Galles migliorava in breakdown, ma la mischia soffriva enormemente concedendo ben tre falli nel solo primo tempo.
La meta azzurra era nell’aria e arrivava al 18′ con una bella azione corale finalizzata da Monty Ioane. Peccato però per la trasformazione mancata da Garbisi, che non permetteva agli azzurri di incrementare il vantaggio (0-11).
Alle 27′ ci pensava la “Premiata Ditta” Nicotera-Lamaro a togliere le castagne dal fuoco agli azzurri. Su un’iniziativa del Galles che entrava nei 22 metri, dopo un placcaggio di Nicotera Lamaro costringeva Adams al temuto a terra. Al 38′, dopo una touche gallese ennesimo errore dei padroni di casa, con Tompkins che commetteva in avanti, mentre poco prima del 40′ arrivava la terza punizione contro la Mischia di Gallese che soffriva enormemente gli avanti azzurri.
Al ritorno in campo ci si aspettava, come una prevedibile, la reazione furiosa dei gallesi che cercavano di rientrare in partita. L’Italia in difesa teneva botta e anche quando commetteva degli errori, riusciva a recuperare palla come al 44′. Brex, meritatamente Man of the match, con gran placcaggio, e Garbisi riuscivano a strappare dalle mani gallese un ovale che stava per diventare pericoloso.
Due minuti dopo arrivava la seconda meta Azzurra, una gran meta. Partendo dalla propria metà campo, l’ovale passava tra le mani di Brex, Garbisi fino a Ioane, che creava il buco servendo l’accorrente Pani. L’estremo azzurro ubriacava la difesa gallese andando a schiacciare in meta l’ovale dello 0-16, trasformato da Garbis per lo 0-18. Principality Stadium ammutolito.
Se proprio si deve trovare il pelo nell’uovo a un’Italia così bella, è senz’altro il poco possesso. Il Galles infatti costantemente aveva il controllo del gioco, ma doveva sempre scontrarsi con una difesa degli Azzurri chirurgica, soprattutto sugli attacchi portati al largo.
Al 56′ altro errore gallese, quando dopo un paio di placcaggi bucati i padroni di casa entravano prepotentemente nei 22 azzurri, ma Thomas con un ingresso laterale su Ruzza vanificava tutto.
Al 60′ paura per Pani, che dono scontro con Grady aveva la peggio. Un paio di minuti a terra, ma l’estremo azzurro si rialzava facendo tirare un sospiro di sollievo a tutti i tifosi italiani presenti a Cardiff. Un minuto dopo, con il Galles involato verso meta Vintcent prima, con un placcaggio pazzesco su Williams, e Zuliani poi, riuscivano a rintuzzare l’azione offensiva del Galles. Sull’azione successiva però Dee segnava la meta del 5-18. Doveva intervenire il TMO per verificare se l’ovale fosse stato o meno schiacciato in meta. Il TMO decideva per la meta, anche se a dire la verità qualche dubbio sussistente ancora. La meta veniva trasformata da Costelow per il 7-18.
Dopo un primo tempo praticamente impeccabile in difesa l’Italia, con il passare dei minuti, iniziava a commettere troppi errori, ridando fiducia a un Galles mai domo. Nel momento migliore dei padrone di casa l’Italia però tirava fuori gli artigli, conquistando due calci di punizione pesantissimi. Al 70′ piazzato di Garbisi per il 7-21 e al 72esimo, dopo una prodigioso recupero difensivo sempre di Garbisi, ci pensava Page-Relo, ormai piazzatore designato da lunga distanza, a centrare i pali per 7-24. La partita era praticamente ormai finita.
L’orgoglio gallese e un momento di fisiologico calo di tensione azzurro, consentivano ai padroni di casa di andare due volte in meta praticamente a cavallo del 80′ ottantesimo. Al 79′ arrivava la meta di Rowlands e al 81′ quella di Grady, trasformate entrambe da Lloyds per il definitivo 21-24, che premiava meritatamente l’Italia che ormai al tavolo delle migliori si siede e anche alla grande
L’Italia è passata in due anni dall’essere 14ma nel ranking mondiale, e con tanti addetti ai lavori che ne chiedevano l’esclusione dal Sei Nazioni, al 9° posto nel ranking frutto di un Sei Nazioni, lo ripetiamo concluso con un pareggio e due vittorie… non male.
Rugby, 4a giornata Sei Nazioni 2024, i Tabellini di Galles – Italia
Galles: 21
Mete: Dee (64′), Rowlands (79′), Grady (81′)
Trasformazioni: Costelow (65′), Lloyd (80′, 82′)
Punizioni:
Italia: 24
Mete: Ioane (20′), Pani (46′)
Trasformazioni: Garbisi (47′)
Punizioni: Garbisi (6′, 13′, 71′), Page-Relo (73′)
Rugby, 5a giornata Sei Nazioni 2024, Gli highlight di Galles – Italia
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