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Praga ed il fascino degli antichi “Cafe”
Per le nostre esperienze di viaggio
Il fascino degli antichi “Cafe” di Praga. La mia sensibilità poetica ha sempre subito il fascino antico dei caffè letterari di un tempo. Hanno il sapore della storia, il colore della cultura e il fascino della poesia. Oggi i Caffè sono piuttosto dei bistrot nei quali è possibile fare sia una ricca colazione che un pranzo vero e proprio.
Durante i primi del Novecento, periodo in cui la vita culturale della Boemia era in gran fermento, questi posti rappresentavano il centro della vita culturale, pullulavano di artisti ed intellettuali. Erano considerati un luogo in cui discutere di politica e cultura, giocare a carte o a biliardo, leggere il proprio quotidiano preferito. Seduti tra i tavoli gli intellettuali del tempo pensavano, scrivevano e discutevano sul futuro di queste terre. Proprio qui furono forgiate le idee rivoluzionarie che avrebbero cambiato il mondo negli anni a venire.
Sin dalla fine dell’Ottocento la città di Praga ha sempre avuto diversi locali di questo tipo. Anche se alcuni col tempo hanno chiuso i battenti ancor oggi ve ne sono numerosi che hanno mantenuto intatta la loro originale atmosfera, il fascino unico della Prima Repubblica. Tra i più noti ricordiamo il Café Louvre, il Café Imperial e il Grand Café Orient.
È stato meraviglioso passeggiare per le vie di Praga alla ricerca di questi luoghi che ancora sembrano avere storie da raccontare. Entrando nei diversi Caffè si ha quasi l’impressione di tornare indietro nel tempo, addirittura sembra quasi di sentire l’eco di certi discorsi rivoluzionari tra intellettuali appassionati.
Il primo che abbiamo visitato è stato il “Cafe Louvre” che si trova in posizione centralissima. Il locale è stato fondato nel 1902 ed era frequentato da personaggi del calibro di Franz Kafka ed Albert Einstein. Era il Caffè preferito dagli scrittori e qui vennero fondati i principali circoli di lettura.
Nel 1915 il caffè è stato ampliato e dotato di una cantina sotterranea con il bistrot all’interno del quale veniva servita la birra Pilsner Urquell.
Negli anni venti e trenta il Café Louvre era frequentato dalle signore di un certo rango i cui incontri avevano messo le basi del movimento di emancipazione femminile che era riuscito ad acquisire il diritto di voto già nel 1918.
Considerato un covo pericoloso e sovversivo, durante il periodo comunista venne chiuso per essere però riaperto negli anni novanta avendo cura di far restare intatto lo stile originale.
Noi siamo stati qui a pranzo e abbiamo gustato due saporitissimi brasati di manzo ma per quanto riguarda la caffetteria ci hanno consigliato di provare il “mafioso”, un cappuccino molto particolare condito con amaretto.
Il “Caffè Imperial”, a pochi minuti a piedi da Piazza della Repubblica, lo abbiamo visitato il giorno seguente. Inaugurato circa cento anni fa col nome di “Grand Café Imperial”, offre piatti di alta cucina ed è parte integrante dell’Hotel “Art Deco Imperial” costruito nel 1914.
L’edificio è dotato di meravigliosi interni in stile art déco con elaborate decorazioni in ceramica sui muri, mosaici sul soffitto e grandi finestre che si affacciano sulle movimentate strade di Praga. Il tutto è arricchito da mobili di pregio in legno scuro con decorazioni dorate.
Pare che lo chef di questo locale sia il burbero Signor Polreich, una sorta di Cracco ceco, famoso, oltre che per cucina gourmet, anche per il temperamento iroso.
Noi abbiamo assaggiato due squisite zuppe, una di pollo ed una alla cipolla gratinata, ma ci hanno riferito che sicuramente da provare è il Flat White, un cappuccino con doppio espresso.
Il terzo giorno a Praga abbiamo visitato il “Grant cafe d’Orient”. Il locale si trova al primo piano della Casa della Madonna Nera, nome che deriva dalla statua barocca che si trova incassata all’angolo dell’edificio.
Il palazzo è stato costruito negli anni 1911/12 in perfetto stile cubista dall’architetto boemo Josef Golčár quando egli aveva solo 31 anni. La struttura vanta il primato di essere considerato l’unico caffè cubista al mondo. Simboleggia l’eccezionale contributo ceco a questo movimento artistico non solo nell’architettura, ma anche per quanto riguarda l’arredamento, la ceramica e il vetro. All’interno le sedie, i tavoli, le lampade e ogni piccolo dettaglio sono espressione del cubismo ceco. Anche la scala che porta ai piani superiori è molto originale, a forma di goccia.
Al piano terra dell’edificio si trova il caffè Černá Madona nera che è diventato famoso durante il periodo del Covid per aver creato il dolce “Coronavirus”.
Il palazzo è situato tra la piazza dell’orologio e la torre delle polveri, una delle porte di Praga.
Fino a pochi anni fa, ai piani superiori, c’era il museo nazionale del cubismo ora trasferito in sale più ampie.
Negli anni Venti il mondo dell’arte ha perso interesse per lo stile cubista ed il Caffè è stato chiuso. Fortunatamente, dopo ben ottanta anni, si è decido di riaprilo conservando la meravigliosa atmosfera originale dell’epoca.
E noi non possiamo che ringraziare.
Alessandra Bucci è un’autrice abruzzese che ha al suo attivo nove pubblicazioni tra raccolte di poesie, racconti e romanzi. Insegna lettere nella scuola secondaria di primo grado, ha vinto numerosi premi letterari e ha fatto parte di diverse giurie di concorsi letterari disseminati nel territorio nazionale.
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