Ciclismo
Tadej Pogacar conquista il titolo iridato
Dopo un’attesa di 15 anni, i Mondiali di ciclismo fanno il loro grande ritorno in Svizzera. Il clou è ancora all’orizzonte: oggi domenica 29 Settembre si svolgerà l’evento più atteso, la gara in linea élite maschile. Tra i protagonisti ci sarà Tadej Pogacar, che ha dominato la stagione con una storica doppietta Giro-Tour e si è recentemente messo in luce al GP Montreal. Nella storia, solo due corridori sono riusciti a conquistare il Mondiale insieme a Giro e Tour nello stesso anno: l’irlandese Stephen Roche nel 1987 e il leggendario Eddy Merckx nel 1974. Remco Evenepoel cercherà di replicare il successo della cronometro, come già fatto alle Olimpiadi di Parigi. Non ci sarà il danese Vingegaard, ma ci sarà l’iridato Mathieu van der Poel a difendere il titolo.
Il percorso dei Mondiali di ciclismo
Il percorso prevede 273,9 chilometri, con partenza da Winterthur e arrivo a Zurigo, dopo aver completato sette volte un circuito. Prima di raggiungere Zurigo, i ciclisti affronteranno salite importanti: lo Zürichbergstrasse, di 1,1 km con una pendenza media dell’8% e punte fino al 15%, e quella di Witikon, lunga 2,3 km con una pendenza media del 5,7% e massima del 9%. Seguirà un tratto ondulato che porterà i corridori ai chilometri finali nel centro di Zurigo, che saranno relativamente più tranquilli. L’ultimo strappo significativo arriverà ai meno 7 dal traguardo e non si esclude la possibilità di uno sprint finale.
La giornata
È stata corsa dura sin dai primi km di giornata, una fuga ha davvero fatto tanta fatica a staccarsi dal gruppo principale. A circa 220 km dall’arrivo a gestire la situazione è la Slovenia che controlla il vantaggio dei fuggitivi. Oltre alla Slovenia, le squadre che lavorano di più in testa al plotone sono il Belgio di Evenepoel e l’Olanda di Van der Poel. Si registrano inoltre diversi abbandoni a causa delle cadute tra i quali Alaphilipe, gli spagnoli Mikel Landa e Pello Bilbao e Joao Almeida. A 100 km dal traguardo Pogacar anticipa tutti e a 90 km raggiunge il gruppo di testa. Dopo un po’ di “riposo” rilancia la propria azione lo sloveno, solo Sivakov lo segue. Quando inizia l’ultimo giro del circuito Pogacar, in testa in solitaria, ha un minuto di margine sui primi inseguitori. Ha macinato km levandosi sui pedali come se non toccasse terra. Un attacco in solitaria d’altri tempi che regala emozioni ai tifosi.
L’arrivo dei mondiali di ciclismo
A quindici km dall’arrivo il vantaggio dello sloveno è sceso sotto il minuto. Skujins, Healy, Hirschi, Mas, O’Connor, Evenepoel e Van der Poel hanno 40″ di ritardo e non c’è collaborazione per provare a riportarsi sullo sloveno. A dieci km, seppur visibilmente provato, mantiene un vantaggio di una cinquantina di secondi. Nel gruppo di inseguitori si corre solo per la seconda posizione, controllandosi e con scatti e contro scatti provano ad anticipare la volata. Nel giorno più importante dell’anno e della stagione si è fatto trovare pronto Pogacar, facendo una vera impresa, con una vittoria che lo porta definitivamente tra i migliore di tutti i tempi. La vittoria più bella della sua straordinaria carriera. Ben O’Connor conquista un argento per l’Australia e Van der Poel chiude il podio. Lo sloveno è il terzo di sempre a vincere Giro d’Italia, Tour de France e Mondiale nello stesso anno.
L’ordine di arrivo
1 POGAČAR Tadej Slovenia
2 O’CONNOR Ben Australia
3 VAN DER POEL Mathieu Olanda
4 SKUJIŅŠ Toms Lettonia
5 EVENEPOEL Remco Belgio
6 HIRSCHI Marc Svizzera
7 HEALY Ben Irlanda
8 MAS Enric Spagna
9 SIMMONS Quinn Usa
10 BARDET Romain Francia
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