Serie A
Atalanta, Retegui predatore: ma serve maggiore equilibrio
Seconda sosta per le nazionali della stagione. Si sono giocate solo sette partite di Serie A, con calendari molto diversi tra le varie concorrenti, ma è già il momento di tracciare un primo bilancio nel confronto tra l’Atalanta e le altre squadre che puntano ad una qualificazione alla prossima Champions League. In questa fase primordiale, dove si sono alternate diverse squadre al vertice, la Dea si trova all’ottavo posto con 10 punti conquistati. Ben diverso il discorso in Champions League, dove gli orobici hanno conquistato 4 punti in due match.
Atalanta, meglio in Champions League rispetto alla Serie A
È stato un inizio da montagne russe per la squadra allenata da Gian Piero Gasperini che in campionato ha raccolto tre vittorie, un pareggio e tre sconfitte. La formazione bergamasca sicuramente non è stata neppure baciata dalla dea bendata, in primis con il grave infortunio avvenuto a Gianluca Scamacca, con la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. L’altra importante assenza, oltre a quella di Giorgio Scalvini, infortunatosi nel finale della passata stagione al crociato anteriore del ginocchio sinistro, è quella di Marco Brescianini, il quale aveva bagnato il suo esordio con la doppietta al Lecce.
Tuttavia il tecnico degli orobici può contare su una profondità della rosa importante e su un’impalcatura della squadra solida. Serve tempo ai nuovi di assimilare i concetti Gasperiniani ma l’Atalanta ha dimostrato di essere ancora una delle squadre da tenere in considerazione per la lotta per la qualificazione alla prossima Champions League. Competizione quest’ultima dove la Dea ha iniziato in maniera molto positiva, conquistando 4 punti nei due match contro Arsenal e Shaktar Donetsk.
Mateo Retegui, il bomber che non fa rimpiangere Scamacca
Dopo il primo anno chiuso con 7 reti totali, quest’anno Mateo Retegui sta viaggiando ad una media di un gol ogni 67’, eguagliando gli stessi gol della passata stagione in solamente altrettante giornate. Un record assoluto, visto che dal 1994/95 solamente altri 4 giocatori avevano iniziato in maniera così prolifica: Mario Balotelli-Milan, Emiliano Bonazzoli-Sampdoria, Dario Hübner-Piacenza e Roberto Baggio-Bologna. Solo Luis Muriel aveva segnato più gol dell’oriundo nelle prime sette giornate: merito del giocatore dell’Italia, che sa saputo anche sfruttare l’infortunio del suo compagno di club e di Nazionale, ma anche di Gasperini che lo sta trasformando in un giocatore totale.
Gasperini in cerca della solidità difensiva
Tra le note meno positive di questo inizio di stagione ci sono i gol subiti. Infatti la differenza reti recita solamente un +3 (16 fatti e 13 subiti), sicuramente troppi per una squadra che può e deve ambiare a conquistare un posto nell’élite europea. C’è da sottolineare che Gasperini ha dovuto fare i conti con diversi infortuni anche in difesa, tra Djimsiti, Toloi e Kossounou, dovendo arretrare il tuttofare De Roon. Per ritrovare questo equilibrio serve sicuramente l’aiuto di tutta la squadra, dagli attaccanti fino ai difensori: se dovesse avvenire questo gli orobici possono diventare l’ennesima visita fastidiosa dal dentista della stagione.
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