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ESCLUSIVA – Intervista a Nevio Scala: “Il Milan è la squadra che mi ha cresciuto. Buffon? Ho capito subito che era un fenomeno!”

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Nevio Scala

Oggi abbiamo avuto ai nostri microfoni l’ex giocatore  di Roma, Milan, Monza, Inter e Fiorentina  Nevio Scala, ma anche grande allenatore di Parma, Borussia DortmundBesiktas  per parlare dei suoi aneddoti

Le dichiarazioni di Nevio Scala sulle sue esperienze da giocatore

Le dichiarazioni di Nevio Scala

Cosa rappresenta il Milan per lei?

“Il Milan è la squadra che mi ha cresciuto dove ho iniziato a giocare nel 1963. Ero nelle giovanili del Milan allenate da Nils Liedholm, da Luciano Tessari e in più ho fatto tre anni a Milanello che per me sono stati molto importanti. Inoltre mia madre all’età di 7 anni mi ha regalato la maglia del Milan quindi sono stato fin dalla nascita un tifoso rossonero”.

Come si sente ad aver vinto la Champions con il Milan?

“Per un tifoso rossonero come me è stata una grandissima soddisfazione”.

L’esperienza all’Inter come è stata?

“.È stata un’esperienza importante che poi mi ha permesso di diventare un buon allenatore perché quando sei in difficoltà da calciatore e diventi allenatore ti ricordi i momenti difficili passati e riesci a gestire con molta accuratezza i dettagli. All’Inter ho passato due anni difficili . Herrera si era ammalato e non era più quello della prima parte. Così mi raccontava Facchetti”.

Il Monza cosa ha rappresentato per lei?

“È stato uno degli ultimi anni che ho giocato ero verso la fine della mia carriera a Monza. Con l’allenatore Alfredo Magni abbiamo passato un annata positiva e li ho conosciuto Daniele Massaro ed altri giocatori che poi mi sono trovato a rivedere nel percorso da allenatore “

Chi era un giocatore leader di quel Milan?

“Non c’era solo un leader era la squadra che era compatta. C’erano tanti giocatori che erano in primis grandi uomini, a cominciare da Rivera, Cudicini e Trapattoni.

Non voglio fare classifiche perché non è giusto quella squadra merita di essere ricordata come una grandissima squadra”

Da Allenatore

Le dichiarazioni di Nevio Scala sul suo passato da allenatore

Come gli è venuto in mente l’intuizione di lanciare un giovane Buffon?

“Quando si è infortunato il nostro primo portiere Luca Bucci, noi avevamo chiamato Buffon per metterlo in panchina, con la normalità delle cose avrebbe dovuto giocare Alessandro Nisti.

Durante la settimana l’abbiamo allenato caricato di lavoro con tiri in porta ed abbiamo visto che era forte.

Quando mi sono confrontato con il preparatore dei portieri gli ho chiesto Enzo tu vedi quello che vedo io?

Lui mi rispose mister questo è un fenomeno però non possiamo farlo debuttare contro il Milan a 16 anni.

Arrivati al sabato, però, non siamo riusciti a fargli gol né su rigori né su punizioni e quindi io mi sono preso la responsabilità di decidere.

Quando sono andato in camera da lui per dirgli che avrebbe giocato ho capito dalla sua risposta che aveva un carattere forte e che sapeva gestire le emozioni”

Come si è sentito a portare il Parma sul tetto d’Europa?

” In effetti sette anni a Parma sono indimenticabili abbiamo iniziato dalla Serie B fino ad arrivare ad effettuare un ciclo vincente. Abbiamo avuto anche un po di fortuna perché certe cose si sono concretizzate insieme  e si sono create delle giuste circostanze.

Abbiamo lavorato molto ed ho trovato un gruppo di ragazzi disponibili ai quali ho chiesto di riconoscere reciprocamente i nostri limiti. Con questo dialogo siamo riusciti a trovare un amalgama ed una stima reciproca incondizionata . È  stato questa la chiave dei grandi successi che questa squadra ha ottenuto”

Perché se ne è andato da Parma?

“Tutte le cose belle finiscono anche quando  vanno bene. Viene meno lo stimolo però sono rimasto in ottimi rapporti con Callisto Tanzi. È finito il rapporto economico ma il rapporto affettivo continua a esserci ancora adesso”

Esperienze estere

Che emozione trasmetteva lo stadio del Borussia Dortumund?

” Credo che sia uno degli stadi più emozionanti. Il Westfalenstadion Stadium era sempre colorato di giallo nero.

Il pubblico era straordinario abbiamo avuto la fortuna di vincere la coppa del Mondo per Club a Tokyo.

Quindi è stata un annata da un certo punto di vista difficile perché i giocatori che avevo erano pieni avevano vinto tutto però dall’altra parte è stato molto bello.

Con il Borussia Dortumund  siamo arrivati in semifinale di Champions contro il Real Madrid che poi ha vinto”

Cosa ha provato ad allenare in Turchia?

” In Turchia ho passato anni difficile soprattutto con la società anche se abbiamo vinto. Anche quell’esperienza, però, mi è servita per poi andare in Ucraina e Russia e vincere”

Ringraziamo Nevio Scala per la disponibilità e gentilezza.




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