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ESCLUSIVA – HUIJSEN: “Io, la Premier, l’addio alla Juventus e le risate con De Rossi… Vi racconto tutto”

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DEAN HUIJSEN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

L’italiano di Dean Huijsen è ancora perfetto. A 19 anni parla benissimo la nostra lingua, insieme all’olandese, spagnolo e inglese, mica male per un ragazzo della sua età. Non sbaglia una parola: chiaro, preciso, così quando è in campo con la sua eleganza. Si apre la videochiamata e la prima cosa che fa è sorridere, si mette a suo agio fin da subito tra presente, passato con Juventus e Roma. Il suo Bournemouth è una delle sorprese della Premier, Dean si sta ritagliando uno spazio molto importante della squadra di Iraola. Abbiamo intervistato Huijsen in esclusiva tra sogni, ambizioni e scelte fatte nei mesi scorsi.

LA NOSTRA INTERVISTA ESCLUSIVA A DEAN HUIJSEN

Contro il Nottingham hai debuttato in Premier ad agosto: 6 mesi dopo, che persona e che giocatore sei diventato?

“Come giocatore sono migliorato molto fisicamente. Ho imparato tanto da questi 6 mesi qui, voglio continuare su questa strada”

Hai seguito Tiago Pinto sia alla Roma che al Bournemouth, qual è il lato umano che vi ha colpito per fidarvi di lui per due volte?

“Mi ha sempre ispirato molta fiducia, mi ha spiegato bene i progetti sia di Roma che qui al Bournemouth. Per me era importante trovare spazio per giocare, lui mi ha fatto delle promesse che sta rispettando”

Con la rete contro il Tottenham sei diventato il giocatore più giovane in Premier a segnare con la maglia del Bournemouth, credi che in Italia bisogna dare maggiore fiducia ai giovani come in Inghilterra?

“Io penso che se sei un giocatore forte non conta l’età, gli allenatori devono tenere conto soprattutto di questo. Poi si parla tanto di esperienza, ma se non giochi non hai modo di svilupparla. Il progetto del Bournemouth è importante per la mia crescita”

E quel gol all’Old Trafford? Ce lo racconti?

“Credevo di essere in fuorigioco (ride, ndr). Tutto lo stadio è rimasto in silenzio quando ho visto la palla entrare, quindi pensavo che qualcosa non andasse. Quando mi sono reso conto che il gol era regolare sono stato molto felice. Segnare in quello stadio, contro uno dei club più importanti del mondo è qualcosa di indescrivibile”

Questo Bournemouth dove può arrivare?

“Perché non sognare la Champions? Siamo una squadra forte, stiamo andando molto bene. Siamo un buon gruppo, possiamo ancora crescere molto e daremo il tutto per tutto in ogni partita”

Qualche giorno fa Paolo Montero ha parlato di te e di Yildiz dicendo che eravate due adulti nella Primavera della Juventus. C’è stato qualche aspetto di te che hai dovuto migliorare in fretta per essere pronto fin da subito in Premier?

“Qui in Premier ho dimostrato di saper essere pronto fin dall’inizio. Il cambio di paese non è stato semplice, mi sono adattato presto anche perché tutti i compagni mi hanno accolto benissimo”.

Hai mai pensato di aver fatto un passo troppo lungo per la tua carriera?

“Sinceramente no. Ho molta fiducia in me stesso, mi piacciono tantissimo le cose difficili. Quando affronto i giocatori più forti mi gaso: penso di esser nato per affrontare queste sfide”

LA NOSTRA INTERVISTA ESCLUSIVA A DEAN HUIJSEN

Nella Juventus avevi un rapporto molto bello soprattutto con Kenan Yildiz. Ti immagini di nuovo insieme a lui alla Juventus tra qualche anno?

“(ride, ndr) Me lo auguro davvero tanto. Eravamo sempre insieme io, Kenan e Muharemovic che oggi è al Sassuolo. Entrambi sono giocatori molto forti. Con Yildiz ho un rapporto davvero speciale, spero di lavorare ancora con lui. Alla Juventus? Mai dire mai”

Prima di Juventus-Milan Thiago Motta ha fatto capire che in estate sono stati venduti dei giocatori che non voleva: che rapporto avevi con lui? Ti ha mai fatto capire che eri importante per lui?

“Sarò sincero: fin dal primo giorno che sono arrivato in ritiro mi hanno detto che mi dovevano vendere. Con il mister ho avuto un rapporto normale mentre mi allenavo con la squadra, stavo pensando più che altro a sposare un progetto che facesse per me”

Allegri ha creduto in te, ti ha fatto esordire in Serie A, torneresti a lavorare con lui in futuro?

“Assolutamente si, perché no? Lui ha creduto in me facendomi debuttare nel calcio dei grandi. Per me è stato tanto importante, magari un giorno ci rincontreremo”

Seppur in poco tempo, qual è la cosa più importante che ti hanno lasciato Mourinho e Allegri?

“Anche se sono stato poco con Mourinho ho imparato tanto, così come Allegri. I dettagli soprattutto: come stare in campo, i movimenti di lettura del pallone, come posizionarmi. Sono grato per aver lavorato con due grandissimi allenatori, ti insegnano tantissime cose”

Tornando indietro sceglieresti di nuovo la Roma o ti giocheresti tutte le tue carte alla Juventus?

“Sceglierei ancora la Roma perché ho avuto molte possibilità di giocare. Sono molto contento di quell’esperienza, ho imparato tantissimo. Sono stato molto bene in città, poi i tifosi sono a dir poco fantastici”

De Rossi cos’è stato per te?

“Per me è stato un secondo padre. Mi parlava sempre, rideva tanto con me, mi ha insegnato tanto: è davvero una bella persona”

Con Kluivert parlate mai della Roma? Vi capita mai di vedere qualche partita?

“Ogni tanto capita quando siamo in mensa insieme e gioca la Roma (ride, ndr). Abbiamo parlato delle nostre esperienze, è diventato importante per me”

Lo scorso anno hai deciso di avere il passaporto spagnolo. Qualche settimana fa si è parlato di un interessamento del Real Madrid, c’è stato qualcosa di vero? Cubarsì è già un pilastro del Barcellona, tu potresti esserlo dei Blancos…

“Di queste cose davvero non ne so niente, si occupa di queste cose chi è vicino a me. Non ho sentito nulla di queste voci, forse non lo saprei neanche (ride, ndr). Magari un giorno succederà, ma di oggi non ne so nulla”

Chi è stato il giocatore più forte con cui hai giocato?

“Dybala e Pogba”

Quelli più simpatici?

“Yildiz e Muharemovic”

Il giocatore più forte che hai affrontato?

“Complicato… Haaland, Salah, Son, Van Dijks in Premier. Lautaro, Thuram, anche Bastoni che mi piace molto come gioca. Ce ne sarebbero anche di altri ma ora mi vengono loro in mente”

Il tuo idolo?

“Sergio Ramos è sempre stato il mio idolo. Ho sempre creduto che avesse tutto: grinta, fisico, controllo di palla leadership, poteva fare tutto in campo”

Si ringrazia l’ufficio stampa del Bournemouth per la concessione dell’intervista in esclusiva a Dean Huijsen.




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