Rugby
Sei Nazioni 2025, L’Italia lotta a Edimburgo ma la Scozia prevale 31-19
Si è conclusa con un amaro 31-19 per la Scozia la difficile trasferta a Edimburgo dell’Italia, nella prima giornata del Sei Nazioni 2025. L’Italia era chiamata a una prova importante, a conferma dello scorso Sei Nazioni, e per lasciarsi alle spalle i test match estivi e autunnali, terminati con più ombre che luci.
Contro la Scozia l’Italia giocato tre partite in una: ha rischiato di crollare, ha reagito, ma ha mollato sul più bello, quando la vittoria non era più un’utopia. Alle fine la sconfitta ci lascia però un’Italrugby, che dovrà lavorare un settimana sulla fase di possesso, contro la Scozia gravemente asfittica, ma consapevole di potersela giocare alla pari contro chiunque.
Un primo tempo complicato per gli Azzurri
La gara si è aperto con un avvio fulmineo della Scozia, che ha messo subito sotto pressione l’Italia. Il XV del Cardo ha sfruttato alla perfezione il gioco al largo, colpendo con due belle azioni: Rory Darge al 5′ ha realizzato la prima meta dopo una penetrazione di Kinghorn, mentre la seconda è arrivata al 9′, grazie a un’incredibile cavalcata di Duhan van der Merwe, che, dopo aver volato lungo l’out di sinistra, ha servito una pallone al bacio per l’accorrente Huw Jones.
Nonostante il pesante avvio, l’Italia ha reagito, sfruttando al meglio un paio di errori degli scozzesi, e rispondendo con due piazzati di Tommaso Allan, al 21′ e al 23′, che hanno mantenuto il punteggio sul 14-6.
La Scozia però, almeno nel primo tempo, ha punito tutti gli errori tattici degli azzurri, come al 29′, quando un fallo di Negri permetteva ai padroni di casa di conquistare una touche nei cinque metri italiani. Proprio dalla touche nasceva la terza meta scozzese grazie a un offload di Dave Cherry all’accorrente Ben White. Meta non trasformata dall’incostante Russell di oggi (19-6).
Gli azzurri, pur non mettendo praticamente mai in moto la fase di possesso, erano bravi a raccogliere punti quelle poche volte che riuscivano a entrare nella metà campo scozzese, come al 39′. Gli scozzesi, grazie anche all’ottimo intervento di Paolo Garbisi, concedevano un calcio di punizione che Allan segnava da lunga distanza, per il 19-9 di fine primo tempo.
Grande reazione azzurra nella ripresa
Tra la fine del primo tempo e i primi 15′ del secondo tempo, si vedeva la migliore Italrugby, complice un calo momentaneo dei padroni di casa. Al 44′ il piede di Allan, portava l’Italia sul 19-12, ma se l’attacco era ancora problematico, in difesa la situazione migliorava notevolmente, grazie a più di un paio di placcaggi avanzanti.
Poco dopo arrivava la meta italiana, grazie a Brex che intercettava un brutto passaggio di Russell, e si faceva in solitaria 40 metri per poi schiacciare tra i pali. Allan segnava una delle più facili trasformazioni della sua carriera e l’Italia al 47′ impattava sul 19-19. Un risultato quasi inimmaginabile dopo il 14-0 dopo 9′ di gioco.
L’Italia prendeva il controllo del gioco, più dal lato emotivo e della grinta, grazie a una difesa aggressiva e placcaggi avanzanti, causando non poca apprensione gli scozzesi. In questo frangente, e nel suo miglior momento, l’Italrugby commetteva però l’errore capitale di non riuscire a mettere “il naso avanti” contro una Scozia scossa, ma non abbattuta, anche per colpa di una fase offensiva asfittica. Capuozzo e Ioane, infatti, hanno toccato pochissimi palloni giocabili.
Al 61’ l’azione che spaccava in due la partita. Dopo essere entrati nei 22 avversari, l’Italia concedeva alla Scozia una mischia nei propri 22 metri. I padroni di casa giocavano al largo e grazie a una bella azione di Graham, che rompeva un paio di placcaggi e si lanciava in campo aperto, Huw Jones schiacciava la sua seconda meta della serata. La trasformazione di Russell portava la Scozia su 26-14, garantendo anche il punti di bonus offensivo.
Al 67′ Huw Jones faceva tripletta di mete, non trasformata da Russell, per 31-19.
L’Italia non molla, ma non arriva la meta della speranza
L’Italia aveva comunque il merito di non mollare mai. Nel finale infatti cercava in tutti i modi di segnare la seconda meta per cerca di riaprire la partita, e al 73′ quasi ci riusciva. Dopo un offload di Menoncello, Simone Gesi arrivava a 3 metri dalla linea di meta, ma commetteva in avanti, rendendo vana la meta successiva di Garbisi.
La partita si concludeva sul punteggio di 31-19, con il XV della Scozia che si portava a casa la “Cuttitta Cup”, l’anno scorso vinta dall’Italia, grazie alle prestazioni di H. Jones (meritatamente Man of the Match), Kinghorn e Darge, autori di una gara di altissimo livello.
Partita dalle due facce per l’Italia
L’Italia, purtroppo, esce da Murrayfield senza punti, ma con il merito di aver lottato fino all’ultimo minuto. La squadra di Gonzalo Quesada ha mostrato carattere e determinazione, non mollando mai nonostante le difficoltà, ma dovrà riflettere sulla sua capacità di capitalizzare le occasioni offensive. Un dato su tutti: al minuto 73 la Scozia era entrata 11 volte nei 22 avversari portando a casa 31 punti, l’Italia solo 3 (di cui una con l’intercetto di Brex) mettendo a segno solo 7 punti. La sconfitta lascia comunque speranze per il prosieguo del torneo, con l’Italia che ha dimostrato di poter competere contro chiunque. In altre epoche infatti, dopo un 14-0 in meno di 10′, avremmo assistito a tutt’altra partita.
Rugby, Sei Nazioni 2025, I tabellini di Scozia – Italia
Scozia: 31
Mete: Darge (5′), Jones (9′, 61′, 67′), White (29′)
Trasformazioni: Russell (5′, 9′, 61)
Italia: 19
Mete: Brex (46′)
Trasformazioni: Allan (47′)
Calci di punizione: Allan (21′, 23′, 39′, 44′)
Rugby, Sei Nazioni 2025, gli highlights di Scozia – Italia
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