Atletica leggera
Atletica, Oregon 2022: Per l’Italia un Mondiale di tante speranze e poche certezze
E’ un’Italia incerottata e con tante incognite quella che si presenta ai nastri di partenza dei Campionati Mondiali di Atletica Leggera che inizieranno il 15 luglio a Eugene (USA)
A tre giorni dall’inizio dei Mondiali di Atletica Leggera a Eugene (USA) per l’Italia sembra passata un’eternità dagli splendidi Giochi olimpici di Tokyo, dove gli azzurri conquistarono ben cinque Medaglie d’Oro, collocandosi al secondo posto nel medagliere di specialità, vincendo sia su pista che su asfalto.
La stagione degli azzurri non è stata, lo possiamo dire, un granché, con soli Tamberi, Bruni e Tortu a conquistare un podio in Diamond League.
Marcell Jacobs, Campione Olimpico in carica sui 100 metri e Campione del Mondo sui 60 metri indoor, la nostra punta di diamante, si presenta questa rassegna iridata con praticamente solo due gare nelle gambe (Savona e Rieti) e con tanti problemi fisici che gli hanno impedito di trovare la giusta condizione. Prima la gastroenterite che lo ha fermato a Nairobi, poi il problema al bicipite sinistro post Savona e infine il fastidio al gluteo che lo ha escluso dalle ultime gare di Diamond League.
Lo stesso Tamberi, che in settimana ha ricucito il rapporto tecnico-sportivo con suo padre, quest’anno ha vissuto la stagione più di ombre che di luci. I vari Tortu, Desalu e Patta, componenti della 4×100 di Tokyo, non stanno disputando una stagione esaltante con Desalu alla ricerca di se stesso e Tortu fermo ad un normale 20.15 sui 200 metri, tempo che rende difficile l’approdo in finale.
Nel lancio del peso, dove complessivamente abbiamo tre ottimi lanciatori, sarà assente Weir, mentre Fabbri, che deve tornare a essere quello di due anni fa, e Ponzio possono ambire ad un posto in finale.
Nella marcia, dove un anno fa avevamo raccolto due ori, non ci sarà Antonella Palmisano, ferma per problemi fisici, mentre Stano, oro olimpico sulla 20 km, si cimenterà nell’inedita 35 km con tanta voglia di far capire al mondo intero che loro dell’anno scorso non è stato un fuoco di paglia.
In campo femminile, assente Palmisano, occasioni di podio, ad essere realisti, non ce ne sono poche, forse una… che sia la volta buona per Elena Vallortigara? La veneta, che ha da sempre un cattivo feeling con le grandi manifestazioni, quest’anno detiene con 198 cm la seconda misura stagionale. Ad esclusione di Yaroslava Mahuchikh, che sembra inarrivabile, dietro c’è spazio per tante, Vallortigara inclusa.
Sempre in campo femminile ci sarà da vedere a livello mondiale quanto valgono Osakue (lancio del disco), Iapichino (salto in lungo), alla prima grande manifestazione internazionale della sua ancora giovane carriera, Fantini (lancio del martello) e Bruni (salto con l’asta), queste ultime due atlete, autrici di una discreta stagione all’aperto.
Si attendono buone prove dai giovani Tecuceanu (800 m), Abdelwahed (3000 siepi), Sabbatini e Del Buono (1500 metri).
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