Hellas Verona, Tommasi: “Abbattere e ricostruire il Bentegodi è l’unica soluzione”

In questi anni la questione stadi in Italia è stato un tema che ha diviso su molti fronti. In primis c’è San Siro, con lo scontro tra Milan ed Inter con il comune di Milano e la possibilità di costruirne uno nuovo stadio, oppure di ristrutturare il Mezza. L’handicap che il nostro paese ha accumulato con le altre principali leghe calcistiche è sotto gli occhi di tutti, con strutture vecchie e che necessitano di importanti lavori di ristrutturazione. L’obiettivo è quello di avere un ventaglio di strutture adeguate per Euro 2032, che sarà organizzato da Turchia e Italia. Ci saranno 10 stadi coinvolti, 5 italiani e 5 turchi. Tra le candidature c’è anche lo stadio Bentegodi dell’Hellas Verona.

Sull’argomento si è espresso il sindaco della città Damiano Tommasi: “Ho aggiornato Abodi sul tema stadio, la nostra richiesta è avere un occhio di riguardo per la nostra infrastruttura: dovrà essere un asset nazionale, qualcosa di unico, non solo uno stadio. Abbattere e ricostruire il Bentegodi è l’unica soluzione, ne è convinto anche il ministro”.

Stadi Euro 2032: bisognerà attendere il 2026

Per sapere quali saranno, delle 10 città candidate, le cinque che beneficeranno direttamente di tutto ciò, bisognerà aspettare il 2026. Al momento le città candidate sono: Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Verona. Il San Nicola, progettato da Renzo Piano, è stato costruito in occasione del Mondiale del 1990; il Dall’Ara di Bologna, inaugurato nel 1927, è stato anch’esso ristrutturato nel 1990; il Franchi nel 1931, il Ferraris nel 1911, il Maradona nel 1959, l’Allianz Stadium nel 2011, il Bentegodi dell’Hellas Verona nel 1963, l’Olimpico nel 1937, il Mezza che ospitò la prima gara nel 1926. Tutti stadi che, a parte quello di Torino, necessitano di un restyling nel caso fossero scelti nella cinquina definitiva.